Sanificare, igienizzare, disinfettare: cosa scegliere?

Pulire e stirare, che gioia!
[ 16/01/2021 ]  

Ormai ci dedichiamo alle faccende domestiche e la cura personale facendo attenzione a sanificare, igienizzare, disinfettare. Ma qual è la differenza, e quale l’efficacia delle varie attività? E ancora, come districarci tra le tante promesse di sanificazione che troviamo sui prodotti, compresi i tanto diffusi igienizzanti per le mani?

 

Un chiarimento - autorevole - ci viene dall’Istituto Superiore di Sanità: fornisce corrette definizioni e significato dei termini che così frequentemente utilizziamo. Eccole.

 

La  sanificazione indica un processo di pulizia, o anche di disinfezione, di cose o spazi e comprende il mantenimento della buona qualità dell’aria.

 

La disinfezione è un trattamento per ridurre la presenza di batteri (abbattimento della carica batterica) di ambienti, superfici e materiali, e si ottiene utilizzando prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico-chirurgici) autorizzati dal ministero della Salute. Questi prodotti disinfettanti devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione. L’ alcool, che usiamo per le piccole ferite o per pulire superfici, è un prodotto disinfettante.

 

L’ igienizzazione dell’ambiente indica una pulizia approfondita per rendere “igienico” o pulito uno spazio, eliminando sostanze nocive presenti. Per igienizzare si usano normali detergenti per la pulizia e attenzione: i prodotti che riportano in etichetta diciture come ad esempio: “contro germi e batteri”, senza l’indicazione dell’autorizzazione del ministero della Salute, non hanno attività disinfettante dimostrata, ma di semplice detergenza o - igienizzazione - degli spazi e delle superfici.

 

La detersione e pulizia sono termini con lo stesso significato e indicano l’attività di rimozione dello sporco in cui vivono molti microrganismi, con conseguente riduzione della carica microbica. La detersione è obbligatoria prima di disinfezione e sterilizzazione, perché una eccessiva presenza di microrganismi che si moltiplicano attivamente è in grado di ridurre l’attività dei disinfettanti.

 

La sterilizzazione indica un preciso processo, fisico o chimico, che distrugge ogni forma microbica. I sistemi per sterilizzare  utilizzano: l’ebollizione, il vapore, alcune soluzioni chimiche e le radiazioni, come ionizzazione e raggi UV.

 

Prendi nota

I prodotti che vantano un’azione disinfettante battericida, fungicida, virucida, o una qualsiasi altra azione tesa a distruggere, eliminare o rendere innocui i microrganismi tramite azione chimica, sono sottoposti a regolamenti, controlli e autorizzazioni specifiche per i presidi medico-chirurgici (PMC) e per i biocidi. Tali prodotti, prima della loro immissione in commercio, devono essere preventivamente valutati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) o simili e autorizzati dalle autorità competenti degli stati membri dell’UE e riportano in etichetta la dicitura Presidio Medico Chirurgico, con il numero di registrazione o autorizzazione. Non vanno confusi con i prodotti per detersione e pulizia, che comunque devono osservare  la normativa sui detergenti (igienizzanti per gli ambienti) o sui prodotti cosmetici (igienizzanti per la cute).


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