Bonus tv: ecco cosa devi sapere

Video e audio per tutti i gusti
[ 14/12/2019 ]  

Quest’anno Babbo Natale porta anche il Bonus TV. Dal 18 dicembre (e fino al 31 dicembre 2022), infatti, è possibile usufruire di un contributo di 50 euro sulla spesa per decoder e televisori di ultima generazione. Dunque, se qualcuno stesse pensando a un acquisto del genere, si accerti di avere diritto a ricevere il contributo. Infatti, l’agevolazione non è per tutti, solo le famiglie con un ISEE fino a 20 mila euro potranno usufruirne, l’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, un documento ufficiale che fotografa la situazione patrimoniale delle famiglie. Al momento è consigliabile anche accertarsi che il rivenditore stesso a cui ci si rivolge abbia aderito all’iniziativa Bonus TV, la scelta è volontaria e non obbligatoria.

Il motivo

L’agevolazione statale è stata istituita in vista del nuovo switch-off televisivo: entro il 2022 sarà completato il passaggio dall’attuale digitale terrestre (DVB T) al nuovo standard DVB T2 con codifica H. 265 o HEVC. Quando la transizione sarà completata - a luglio 2022 - i televisori non abilitati a questa tecnologia non saranno più in grado di ricevere i programmi. Il nuovo switch-off propone una prospettiva imponente per il mercato dei TV e decoder, si calcola che saranno circa 18 milioni le famiglie costrette ad acquistare apparecchi abilitati al nuovo standard di ricezione.

Come funziona 

Lo stanziamento complessivo messo a disposizione per il Bonus TV, per l’intero periodo 2019-2022, è di circa 150 milioni di euro. Sono i rivenditori a erogare il bonus, sotto forma di sconto sul prezzo dell’apparecchio acquistato, a fronte della presentazione delIa “richiesta di riconoscimento del contributo”, un documento in cui il consumatore finale certifica di essere in possesso dei requisiti previsti per ricevere il contributo. Il MiSE - Ministero dello Sviluppo Economico - ha messo a disposizione dei cittadini una lista dei prodotti idonei a ricevere programmi e servizi radiotelevisivi con il nuovo standard DVB T2/HEVC, a questo link. Sempre sullo stesso sito e disponibile un facsimile del documento di autocertificazione da presentare al rivenditore. È comunque importante precisare che dal 1° gennaio 2017 i negozi hanno l’obbligo di vendere solo televisori dotati di tecnologia DVB T2 /HEVC. Per apparecchi acquistati prima di tale data è possibile che non siano completamente adatti ai nuovi standard, anche se meno probabile, specialmente se si tratta di televisori prodotti dai principali marchi presenti sul mercato.

Il calendario della transizione

Durante il 2020 inizia una fase tecnica di adeguamento delle reti che comporta minimi disagi per gli utenti, potrebbe servire una risintonizzazione degli apparecchi o una ritaratura delle antenne, ma i televisori continuano a ricevere il segnale digitale. Il primo passo del nuovo switch-off è fissato per il 1° settembre 2021 e durerà fino al 31 dicembre, coinvolgerà Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e le province di Trento e di Bolzano. Dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022 toccherà a Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna; infine dal 1° aprile 2022 al 31 giugno 2022 sarà la volta di Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche. Entro luglio 2022 la transizione definitiva sarà completata con il passaggio allo standard HEVC.

Verificare l’idoneità del TV

Per controllare se il televisore di casa sia compatibile con i nuovi standard di trasmissione è sufficiente sintonizzarsi sui canali HD del digitale terrestre, dal 501 in poi: se compare un messaggio di errore l’apparecchio non è idoneo. Anche nel caso che su questi canali il televisore funzioni regolarmente, per avere la certezza che l’apparecchio sia completamente idoneo, serve poi verificare che nelle specifiche tecniche del televisore alla voce ‘sintonizzatore digitale, sia presente la dicitura DVB T2 HEVC/H265.

Attenzione al corretto smaltimento

Come abbiamo detto, si calcola che saranno milioni i televisori obsoleti da sostituire, e di conseguenza da smaltire - ci auguriamo - correttamente. Remedia, consorzio che gestisce il 65% dei RAEE provenienti da TV e monitor, ha stimato in 10 milioni i TV obsoleti generati dal nuovo switch-off, scanditi dal calendario di transizione. È sempre il consorzio Remedia a ricordare l’importanza di un corretto riciclo del televisore obsoleto, da cui si può recuperare, se adeguatamente trattato, l’89% dei materiali, in particolare rame, ferro, alluminio, vetro e plastica, ma anche argento e oro. Non è difficile smaltire correttamente il televisore: dopo aver attentamente verificato l'effettiva necessità di sostituzione, il consumatore, al momento dell’acquisto, ha diritto gratuitamente di affidare il vecchio televisore al punto vendita che si occuperà di avviarlo a corretto smaltimento. Oppure potrà portare il RAEE all’isola ecologica del proprio Comune.


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