Deumidificare col prodotto giusto
Con il cambio di stagione le priorità in casa mutano come il tempo. Passata l'estate ritornano sulla bocca di tutti asciugatrici e deumidificatori, due apparecchi ancora non presenti nelle case di tutti e che destano qualche curiosità. Vogliamo approfondire l'utilizzo e l'utilità di questi ultimi, cercando di capire il loro esatto funzionamento e perché dovremmo averne uno.
Il trattamento del clima è innanzitutto uno dei settori in più forte espansione poiché ancora presenta margini di allargamento notevoli per il pubblico italiano, e le forti differenze tra estate e inverno rendono necessari elettrodomestici che migliorino l'ambiente domestico e quindi la qualità stessa della nostra vita in casa. Oltre agli apparecchi che regolano la temperatura esistono appunto quelli che possono migliorare l'umidità interna dei nostri appartamenti, rendendo il clima più vivibile e confortevole. Esistono svariate tipologie di modelli e metodi per ridurre il fastidio di una alta percentuale di umidità. Prima di comprare un apparecchio del genere è necessario fare delle valutazioni pratiche per capire quale modello fa al caso nostro. Innanzitutto il volume dell'ambiente dove andrà a operare il deumidificatore: è inutile prendere un apparecchio adatto a cantine e stanzini se dobbiamo usarlo in un salotto di 20 metri quadrati, per esempio. Quindi il secondo dato da avere sott'occhio è sicuramente la capacità di deumidificazione, un dato tecnico, numerico: si esprime di litri di acqua/ora e varia da un minimo di 7/8 a salire. Per una stanza piccola, dai 10 ai 15 metri quadrati, può andar bene un modello che riesce a estrarre fino a 10/11 litri orari, mentre per un salotto da 20/25 metri quadrati dobbiamo salire a 20/21 litri orari per poter beneficiare di un effetto positivo.
L'ingombro e il peso dell'apparecchio sono un altro fattore da prendere sicuramente in considerazione se dobbiamo spostarlo da una stanza all'altra, e in questo caso sarà ovviamente necessario acquistare un apparecchio che lavora seguendo l'efficienza della stanza più grande da trattare. Quasi tutti i deumidificatori hanno ormai la possibilità di lavorare a ciclo continuo, rinunciando alla tanica interna e scaricando direttamente fuori attraverso un piccolo tubo esterno. In questo caso è obbligatorio trovare una posizione vicina a una finestra o a uno scarico d'acqua. Altrimenti viriamo su un modello con la tanica più grande possibile perché una volta che questa sarà colma di acqua si arresterà automaticamente interrompendo il servizio.
Se vogliamo impostare un grado predefinito di umidità, inoltre, occhio all'umidostato: se l'apparecchio non ne possiede uno sarà impossibile da regolare manualmente. Ci sono alcuni modelli che si fanno notare anche per il prezzo molto elevato, ma quali vantaggi offrono? Quando l'etichetta mostra un prezzo particolarmente elevato rispetto a modelli apparentemente simili, solitamente c'è qualcosa che il cartellino non mostra. Molti modelli "top di gamma" sono infatti dotati anche di filtri per migliorare la qualità dell'aria, facendo così un doppio servizio: abbassare l'umidità e gli inquinanti domestici. Oppure qualche opzione in più, come ad esempio la funzione "lavanderia", che possiamo utilizzare per accelerare il processo di asciugatura in caso dovessimo stendere i panni dentro casa (abitudine che notoriamente fa schizzare in alto l'umidità relativa). Quasi tutti i climatizzatori, inoltre, già dispongono di una funzione deumidificazione, possiamo quindi utilizzarli per questo scopo vista anche l'elevata efficacia.
Quando invece ci troviamo di fronte a un prezzo troppo basso, siamo sicuramente di fronte a un deumidificatore essiccativo o passivo. Ma cosa vuol dire? L'aria viene spinta con una ventola verso un materiale essiccante (solitamente gel di silice) che reagisce chimicamente e condensa in acqua l'umidità presente nell'ambiente. Questo genere di prodotto può andar bene solo in piccoli ambienti con una umidità non troppo elevata, risultando inefficaci negli altri casi. Rispondiamo infine a una domanda-tormentone: il deumidificatore riesce ad abbassare la temperatura? Assolutamente no. Quest'ultimo riesce a regalare, semmai, un certo comfort perché togliendo il "veicolo" della temperatura dell'aria può farci "percepire" una sensazione di calore o freddo diversa, aiutandoci a sopportare meglio un caldo secco oppure umido o al contrario un clima freddo senza umidità. Il deumidificatore regola e regala un ambiente più asciutto e salutare per l'organismo umano, con benefici immediati sulla salute e sulla qualità della vita in casa. Scegliere il modello giusto è fondamentale per avere un apparecchio efficiente e non sprecare i nostri soldi.
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