Riscaldamento: ecco le 10 regole per risparmiare

Clima, clima delle mie brame
[ 31/10/2022 ]  

È stato pubblicato da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile) il vademecum utile per regolare gli impianti domestici di riscaldamento secondo i parametri stabiliti dal Piano Nazionale di Contenimento dei consumi di gas. Il documento, oltre a ricordare le disposizioni entrate in vigore con il decreto legislativo del 6 ottobre (n. 383), contiene indicazioni generali sulle tipologie degli impianti, i relativi sistemi di gestione, e fornisce consigli pratici per attuare la regolazione termica in base alla tipologia di dispositivi installati in casa. Gli amministratori di condominio dovranno distribuire il vademecum ai loro condomini. In generale, l’unica regola valida per tutti è il limite di 19°C per la temperatura di casa; mentre per accensione, spegnimento e numero di ore consentite per il funzionamento, ci sono disposizioni diverse per ogni fascia climatica, in base alle caratteristiche ambientali della zona.

Le nuove regole di funzionamento si applicano a tutti i sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, ad esclusione delle utenze più sensibili come ospedali, case di cura per anziani, scuole, asili nido, ecc. ENEA ha calcolato che il rispetto di queste regole da parte dell’80% delle famiglie italiane può comportare un risparmio nazionale di 2,7 miliardi di metri cubi di metano, e indicativamente una media di 180 euro all’anno in bolletta per utenza. 

 

Consigli utili 

Il vademecum fornisce anche suggerimenti di quotidiana utilità, che possono facilitare la riduzione dei consumi e ottimizzare il rendimento termico. Ad esempio, per cambiare aria negli ambienti domestici, operazione necessaria per una buona salubrità delle stanze, basta mantenere aperte le finestre per pochi minuti più volte al giorno, preferibilmente durante le ore più calde e quando il riscaldamento non è in funzione. L’ambiente domestico risente anche dei livelli di umidità: un tasso inferiore al 40% rende l’aria troppo secca, favorisce la prolificazione di batteri e di conseguenza le malattie respiratorie; un tasso di umidità superiore al 70%, invece, può generare condensa nelle zone fredde dell’edificio, come pareti perimetrali e finestre, favorendo la formazione di muffe, causa di allergie. 

Come regolare la temperatura delle stanze 

Diverse sono le indicazioni per chi possiede o gestisce un impianto con caldaia autonoma, e per chi, invece, usufruisce di un sistema centralizzato e dunque ha installato sui termosifoni le valvole termostatiche. Nel primo caso l’utente deve intervenire su vari fronti: deve programmare temperatura e durata di accensione giornaliera (la maggior parte dei sistemi autonomi è dotata di un cronotermostato di zona per la regolazione termica dell’intero appartamento), deve regolare la temperatura dell’acqua che esce dalla caldaia e va nell’impianto (di mandata) e quella dell’acqua sanitaria se prodotta dallo stesso apparecchio. Nel caso di sistemi centralizzati, le impostazioni generali vengono gestite dal responsabile dell’impianto, mentre il singolo privato ha l’obbligo di regolare le proprie valvole termostatiche tarandole sui 19°C.

Il decalogo 

Ricordiamo che è obbligatorio rispettare le nuove regole di gestione degli impianti di riscaldamento, sono dunque previsti controlli e sanzioni per chi non le osserva. Crediamo però che, per promuovere comportamenti virtuosi, forse più della multa vale la consapevolezza sulle conseguenze delle nostre scelte. Ad esempio, è importante sapere che quando una persona rimane in una stanza, dopo 30 minuti la temperatura di quel locale sale di 1- 2°C, mentre ogni grado in più in casa oltre al massimo consentito di 19°C, generato dall’impianto di riscaldamento, comporta un aumento del consumo fino al 10%. 

 

Ecco le 10 regole per ottenere il massimo tepore, risparmiando. 

1. Esegui la manutenzione degli impianti. Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013). 

2. Controlla la temperatura degli ambienti. Bastano 19 gradi per garantire il comfort necessario in casa. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. 

3. Attenzione alle ore di accensione. Le nuove regole riducono di 1 ora i tempi di accensione finora consentiti. Controlla in quale delle 6 zone climatiche d’Italia vivi. 

4. Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno. 

5. Scherma le finestre durante la notte. Persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. 

6. Evita ostacoli davanti ai termosifoni. Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi. 

7. Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo. Per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore. 

8. Fai un check up alla tua casa. Rivolgiti a un tecnico qualificato e fai valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%. 

9. Installa valvole termostatiche. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%. 

10. Scegli soluzioni di ultima generazione. Sostituisci il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza. 

La corretta manutenzione degli impianti è la regola numero uno, non solo in termini di minor consumo di gas ma anche di sicurezza e attenzione all’ambiente.


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