Microonde: tra pregiudizi (da superare) e scelte intelligenti

In cucina ci penso io
[ 08/02/2019 ]  

Nel nostro paese, storicamente e culturalmente, il microonde è considerato come una sorta di oggetto misterioso e indecifrabile. Un oggetto sicuramente da avere, del quale non se ne può fare a meno, ma che in pochissimi sanno maneggiare e apprezzarne in toto le funzionalità. Sfatiamo subito un mito che esiste da sempre: il microonde non è radioattivo e non altera la struttura del cibo. In poche parole: è innocuo. Anzi, andiamo oltre. Uno studio della Harvard University mette in evidenza come alcune sostanze nutritive vengano alterate dal processo di cottura, che avvenga mediante microonde, forno tradizionale o altri metodi. 

Il metodo di cottura che trattiene al meglio le sostanze nutritive è quello che cuoce velocemente, scalda il cibo nel più breve tempo possibile e usa meno liquidi. La cottura al microonde soddisfa ognuno di questi tre criteri: usa pochissima acqua, contenuta già all'interno degli alimenti, ed essenzialmente cuoce il cibo "a vapore" dall'interno verso l'esterno, processo che determina una ritenzione di molti più minerali e vitamine rispetto a tutti gli altri metodi. Alle origini della "presunta" pericolosità c’è sicuramente la storia di questo elettrodomestico, nato da uno scienziato americano che studiava gli effetti dei radar inglesi in piena seconda guerra mondiale. In Italia, culturalmente, questo apparecchio è utilizzato prevalentemente per "scaldare il latte la mattina": un vero peccato, viste le sue potenzialità. 

Dobbiamo dire che, in caso ve ne servisse realmente uno per quella funzione, qualsiasi marca o modello farebbero al caso vostro. Non ci sono sostanziali differenze tra un microonde da 59 euro e uno da 350 per far bollire l'acqua, se non i tempi di esecuzione che variano in base al wattaggio. Le cose interessanti però sono tutt'altre: un microonde di fascia medio-alta può cuocere i cibi in tanti modi diversi. Cottura a vapore, grill, combinato ma soprattutto piatto doratore (crisp, crusty, ecc). Parlando in termini pratici, qualsiasi cosa entri in un microonde o nel forno tradizionale conviene cuocerlo nel microonde (purché di buona qualità) per una questione di tempo inferiore, ma soprattutto di costi. Un forno tradizionale cuoce utilizzando circa 2 KWH, mentre un buon microonde dai 700 ai 1000 watt. Una cottura con piatto doratore impiega poi dal 50% al 75% di tempo in meno, considerato che non esistono tempi di "pre riscaldamento" del forno e il piatto va a temperatura in circa 2 minuti. Il forno tradizionale, in altre parole, mantiene la sua efficacia per pasti che vadano oltre la monoporzione e per i quali si richieda rapidità di preparazione, o comunque - e ovviamente - per quei piatti che per le loro dimensioni non possano essere collocati in un microonde. Inoltre il forno tradizionale si può sempre utilizzare in combinazione e a supporto del microonde stesso. Sia chiaro, per chi ha la passione della cucina il forno tradizionale non potrà mai essere sostituito da un microonde. 

Esistono poi apparecchi con più piastre microonde: la maggior parte ne hanno una sola, ma alcuni modelli (quelli di Whirlpool, per esempio, che ha inventato e brevettato la funzione crisp) ne montano una in più dedicata esclusivamente all'irradiazione del piatto doratore, con un effetto moltiplicativo sull'efficienza e la velocità di cottura. E' facile capire quante piastre monti un forno: se ne aprite uno, le troverete montate sulla parete interna laterale. Quasi la totalità dei microonde, poi, è capace anche di grigliare usando comuni resistenze elettriche (o al quarzo nei modelli migliori) posti in alto. Infine, con l'utilizzo di appositi accessori, si può fare una cottura al vapore aggiungendo un po' di acqua nei contenitori dedicati. 

Il concetto che dobbiamo superare è quindi che un microonde valga l'altro: quelli di fascia alta ci danno effettivamente "qualcosa" in più che non è solamente la dimensione o l'estetica più raffinata, come comunemente si potrebbe pensare, bensì una più vasta gamma di metodi di cottura che, se saputi utilizzare, ci possono realmente cambiare la vita in meglio. E per ultimo ma non per importanza, far spendere un sacco di soldi in meno di elettricità.


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