Forno, forno delle mie brame

In cucina ci penso io
[ 28/01/2024 ]  

Se sei appassionato di cucina - o se ti si è semplicemente rotto il forno - quello che sto per dirti può aiutarti nella scelta di questo prezioso elettrodomestico. Un buon forno elettrico in casa aiuta nei momenti conviviali, quando hai voglia di una bella pizza tra amici, ma anche quando hai esaurito ogni fantasia per cucinare e ficchi al suo interno la prima cosa che ti capita.

Quando aiuto i miei clienti a scegliere un forno da incasso, la cosa curiosa è che partono dal tipo di pulizia. Meglio pirolitico o catalitico? Forse idrolitico? È veramente particolare questo approccio nella scelta di un elettrodomestico, perché nessuno mi ha mai chiesto che tipo di pulizia può fare alla lavatrice o alla lavastoviglie prima ancora di mettersele in casa. 

Ti faccio un rapido riassunto, per saltare al più presto a QUALE forno fa per te, piuttosto che iniziare una disanima su COME pulirlo.

Catalitico è il trattamento fatto alla parete posteriore del forno, che risulterà quindi porosa, ruvida al tatto. La pulizia catalitica consiste nel bruciare i grassi durante la cottura, un po’ come la marmitta catalitica delle auto brucia i residui della combustione. 

Pirolitico. Puoi riconoscere facilmente questo forno dal particolare che ha sulla porta, al posto della guarnizione: un “salsicciotto” di un materiale che resiste ad altissime temperature. Questi forni sono in grado di raggiungere i 450 gradi quando si attiva la pirolisi, polverizzando ogni residuo di unto.

L’idrolisi è quella pulizia che viene fatta con acqua che, come di certo molti di noi ricorderanno dalle elementari, evapora superati i 100°C. Un panno asciutto passato velocemente sulle pareti (quando si saranno raffreddate) e il gioco è fatto.

Queste pulizie sono importanti, perché è bene non usare detergenti chimici aggressivi nel “piatto in cui mangiamo”. Ora, però, veniamo a che tipo di forno dovresti scegliere. Ovviamente non c’è una risposta valida per ognuno di noi, così ho simpaticamente diviso la questione in tre tipologie differenti di consumatore.

Colui che deve averlo perché gliel’ha detto la mamma

Se sei giovane e stai comprando la cucina, difficilmente il mobiliere ti proporrà una soluzione senza forno da incasso. Nonostante la concorrenza spietata di microonde, friggitrici ad aria e macchine del pane, avere un forno in casa è un must in Italia perché le nostre mamme ci hanno cucinato tanti piatti prelibati. E chi vuole deludere la mamma? Tuttavia, se pensi che non ti cimenterai mai in un arrosto o una torta fatti in casa, allora potresti anche accontentarti di un forno “normale”. L’importante è che sia statico e ventilato, ma ormai lo sono praticamente tutti, per cuocere un pollo o qualche surgelato in caso di emergenza. Diciamo che come fascia prezzo puoi restare tranquillamente sotto i 250 euro, scegli semplicemente quello che più si sposa esteticamente con il design della cucina. Io non dirò mai alla mamma che lo hai messo solo per farla felice.

Colui che ci cucina, ma solo quando ha finito la fantasia

La maggior parte dei consumatori che mi chiede un forno da incasso lo fa perché ha rotto il precedente. La stragrande maggioranza di loro parte da dove termina l’esperienza dei giovani, e cioè cuocere surgelati e pollo con patate, per arrivare a piatti più complessi. Senza molte velleità in cucina, queste persone badano più che altro al sodo: che sia robusto, facile da pulire e che duri tanto. Conviene in questo caso dirigersi sui forni pirolitici, più che altro perché sono fatti di materiali massicci che resistono alle alte temperature e, solitamente, sono di fascia medio-alta. In questo caso è bene mettersi in testa che non spenderai meno di 500 euro, ma in compenso potrai cuocere una pizza in maniera eccellente e realizzare molti altri piatti. A proposito di pizza: devo sempre discutere con i clienti che cercano un forno in grado di raggiungere temperature da fonderia perché vogliono fare la pizza come nel forno a legna. Quello che dico sempre è che, secondo molti ricettari, la pizza fatta in casa viene bene anche a 220°C. Anzi, è proprio questa la temperatura alla quale cuoce meglio all’interno senza bruciacchiare la crosta. Tuttavia, se proprio vuoi il forno da 375°, il prossimo periodo è quello che fa per te.

Colui che guarda Masterchef

Là dove finiscono le nozioni di cottura al forno di un comune mortale, entra in gioco l’appassionato di Masterchef. Se sei esigente in fatto di forno, saprai sicuramente che i modelli con cottura a vapore sono l’ideale per sbizzarrirsi in cucina. In questo genere di forni esiste una caldaia che va alimentata con acqua (di solito vedrai un piccolo sportello sul frontalino del forno) per produrre il vapore all’interno del forno. Il vapore serve per iniziare a cuocere gli alimenti dall’interno, rendendo morbidi i panificati e succose le carni. Una volta terminato questo processo, potrai impostare il programma “ventilato” per terminare la cottura fornendo la giusta croccantezza agli alimenti. I modelli ancora più sofisticati sono dotati di una sonda per cuocere alla temperatura esatta l’interno dei cibi. Connessioni wi-fi e ricettari on-line completano il corredo dei prodotti premium. Difficilmente spenderai meno di 700 euro per un forno così, ma ne vale la pena se sai come usarlo al meglio. Di solito, quando un cliente si dirige su questa scelta cerco di farmi invitare a pranzo.

I materiali

Scherzi a parte, che tu sia il prossimo vincitore di Masterchef o ti piacciano semplicemente le patate al forno, il consiglio principale che voglio darti è quello di toccare con mano i materiali. Mai come in questo caso, infatti, l’elettrodomestico deve risultare robusto al tatto e funzionale nei comandi. E l’unica maniera per verificare queste cose è quella di entrare in un negozio e chiedere a noi commessi. Che non siamo qui solo per vendere, ma anche (e soprattutto) per consigliarti al meglio.

Anche per oggi dal vostro Gianni è tutto, alla prossima!


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