Con la cappa giusta si combatte l'inquinamento domestico

In cucina ci penso io
[ 15/03/2019 ]  

La World Health Organization ha stimato che l’80% delle persone che vivono in un’area urbana è esposta ai rischi legati all’inquinamento domestico. Infatti, contrariamente a quanto si è portati a pensare, anche tra le mura di casa veniamo in contatto con un mix di agenti chimici, fisici e biologici che compromettono la qualità dell’aria che respiriamo per molte ore della nostra giornata.  Vivere in un ambiente domestico inquinato impatta sui livelli di concentrazione e sulla qualità del sonno, genera irritazione agli occhi e alle mucose, comporta conseguenze negative sull’apparato respiratorio e nervoso e può portare all’aggravamento di malattie preesistenti, soprattutto nei bambini e negli anziani. Il Royal College of Physicians and Royal College of Pediatrics ha stimato che oltre 90 mila morti in Europa ogni anno sono connesse all’inquinamento indoor.  Lo stesso studio ha valutato che, a seconda delle zone europee e della tipologia di stabile, dal 10% al 50% delle case del Vecchio Continente hanno una cattiva qualità dell’aria. 

Gli inquinanti derivano principalmente dai materiali usati nella costruzione della casa, dalle vernici delle pareti e dei mobili, dal sistema di riscaldamento e di condizionamento, dai molti prodotti chimici che usiamo, ma, non da ultimo anche dai vapori derivanti dalla cottura dei cibi; questo processo genera infatti emissioni e fumi, oltre a essere fonte d’umidità e di cattivi odori. Se si cucina senza aerare, l’emissione di fumi e di vapori è inevitabile e quindi, senza accorgersene, i residui della combustione permangono nel locale inquinando l’ambiente domestico. La cappa e una sua corretta manutenzione – a cominciare dalla sostituzione periodica dei filtri - sono fondamentali perché garantiscono elevate performance in termini di captazione delle principali sostanze inquinanti e quindi contribuiscono in maniera significativa a migliorare la qualità dell’aria di casa. 

Tra i prodotti di punta sviluppati da Faber per monitorare l’inquinamento domestico, meritano una citazione particolare i due concept K-Air e P-Air. La prima è una cappa verticale ‘intelligente’, governabile attraverso lo schermo touch o con una apposita App, che – grazie ad un sensore – tiene sotto controllo la temperatura, la percentuale di umidità, la presenza di composti organici volatili (i cosiddetti VOC e COV), di anidride carbonica, di ossido di azoto e di metano nell’ambiente. Inoltre questo sensore attiva la cappa non appena vengono superate le soglie di inquinamento, in primis nello spazio dove si cucina. P-Air è un purificatore che declina in modo più ‘flessibile’ la tecnologia innovativa di K-Air, dal momento che può essere spostato nei diversi ambienti per controllare i livelli di inquinamento indoor.


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