Forno, moderno focolare domestico. Come sceglierlo?

In cucina ci penso io
[ 06/04/2019 ]  

La versione 2.0 del vecchio focolare domestico, il forno da incasso, è un elettrodomestico più attuale che mai nel mondo frenetico in cui viviamo oggi. Credo che capitino anche a te quelle sere in cui, rientrando a casa più tardi del solito, riesci a salvare la cena con un paio di pizze surgelate o dei croccanti bastoncini di pesce, giusto?

Ma come si sceglie un buon forno da incasso? Le cose importanti da guardare sono:

  • Il pre-riscaldamento veloce: grazie a questa funzione il forno raggiunge in tempi brevissimi la temperatura impostata e si può iniziare la cottura fin da subito, senza lasciare che la nostra corrente elettrica venga vampirizzata inutilmente.
  • La pulizia: esistono forni in grado di pulirsi da soli. Non pensare che si tratti di pigrizia, semplicemente utilizzare dei detergenti chimici dove cuoceremo alimenti non è il massimo per la nostra salute. Ecco perché sono state inventate le funzioni catalitica e pirolitica per l’igiene di questi prodotti. La prima consiste in un rivestimento interno che non permette il deposito dei grassi evaporati durante la cottura. La seconda è una funzione che, una volta attivata, porta il forno a 500° trasformando eventuali “schizzi” di grasso in ceneri facilmente rimovibili.
  • I comandi e la versatilità: esistono ancora le vecchie manopole con i gradi centigradi e il tempo, tranquillo, ma l’elettronica è entrata prepotentemente anche in questo mondo. Candy ha presentato un modello con il pannello interamente touch, che ti permette di consultare le ricette direttamente dallo sportello, e si può utilizzare con una APP per controllare la cottura anche da remoto. Samsung ne ha inventato uno chiamato “Dual Cook Flex”, un forno a doppia porta con due compartimenti separati. L’ideale per cucinare allo stesso tempo un ottimo branzino e la torta al cioccolato, senza servire un pesce al cacao e un dolce all’aroma di mare. O semplicemente per risparmiare energia se hai una sola teglia da infornare.

Come vedi, le cose sono parecchio cambiate da quando guardavamo con ansia la torta della nonna che prendeva forma. Anche il consumo energetico, per fortuna. L’attuale classe A consuma circa 50 kWh annui, poche decine di euro in bolletta. La classe D ne consuma il doppio.

Spesso ci domandiamo:

“Le misure sono standard?”. La risposta è quasi sicuramente “Sì”. La misura più diffusa è di 60 cm di altezza per 60 cm di larghezza. Pur esistendo delle cucine che montano i cosiddetti “fuori misura”, queste sono rare.

“Si può sostituire da soli?”. Non è particolarmente difficile, basta svitare le viti che lo tengono ancorato al mobile e si può estrarre facilmente, non pesa moltissimo. Tuttavia l’operazione potrebbe presentare alcuni pericoli: la parte che rimane nascosta spesso è composta da un laminato che potrebbe essere tagliente. Inoltre la maggior parte di questi elettrodomestici nasce senza spina elettrica. Di solito montandolo si collegano i fili direttamente a una presa: ti raccomando di staccare la luce prima di iniziare.

Il mio consiglio, comunque, è di farti consegnare il nuovo forno da installatori professionali che provvederanno a rimuovere il vecchio smaltendolo a norma di legge (RAEE) e si assumeranno la responsabilità del montaggio a regola d’arte. Se ti viene offerto di estenderne la garanzia, poi, ci farei un pensierino. La tecnologia non è più semplice come quella di una volta, e l’elettronica – essendo sottoposta a calore – potrebbe fare brutti scherzi.


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