Dieci consigli per non sprecare cibo

In cucina ci penso io
[ 05/02/2020 ]  

Il 5 febbraio si celebra la settima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. L’iniziativa, promossa da Last Minute Market - Università di Bologna, era partita nel 2014 con il primo di questi eventi di sensibilizzazione. Allora, con sorpresa, avevamo scoperto di essere degli spreconi alimentari, ricerche e indagini ci avevano dimostrato quanto grande e dispendioso fosse il nostro consumo disinvolto e irrispettoso degli alimenti, che finiva in pattumiera per più di un terzo del totale. Grazie alle molte iniziative di sensibilizzazione, come quelle promosse da Last Minute Market in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e altri enti, negli anni però abbiamo imparato. Ed è così che nella settima Giornata dedicata alla prevenzione di questo spreco assurdo, è proprio Last Minute Market ad annunciare la buona notizia: per la prima volta, da 10 anni a questa parte, lo spreco alimentare è in calo: i rifiuti da cibo sono il 25% in meno, corrispondono a circa 1 miliardo e mezzo di euro risparmiati, o per lo meno non sprecati (dato dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market /Swg).

Le regole 
A suggerire le 10 regole per combattere lo spreco alimentare è il Barilla Center For Food & Nutrition, fondazione privata, no profit e apolitica, che lavora sulla sostenibilità alimentare, con il contributo di scienziati internazionali, esperti in diversi e complementari ambiti. Dunque, quando abbiamo a che fare con cibo e alimenti, ricordiamo:

1. Facciamo una spesa ragionata: prima di comprare, controlliamo cosa serve davvero, facciamo una lista - e seguiamola -,  ricordiamo che sprecare cibo vuol dire buttare via dei soldi.

2. Quando cuciniamo, facciamo attenzione alle quantità e prepariamo solo ciò che possiamo consumare.

3. Facciamo attenzione all’etichetta: controlliamo sempre la data di scadenza dei cibi.

4. Quando riponiamo i prodotti in frigorifero, mettiamo i cibi a breve scadenza davanti e in freezer i cibi che non possiamo mangiare a breve.

5. Impariamo ricette contro lo spreco: avanzi e scarti alimentari possono dare vita a nuovi piatti creativi.

6. Privilegiamo l’acquisto di prodotti freschi e di stagione preferibilmente dal produttore.

7. Abbiamo comprato troppo cibo? Condividiamolo con i vicini di casa, o invitiamo degli amici per mangiare insieme.

8. Al ristorante, se avanziamo del cibo, chiediamo di portarlo a casa in un pacchetto.

9. “Da consumare preferibilmente entro il…” vuol dire che gli alimenti risultano ancora idonei al consumo anche qualche giorno successivo a quello indicato. Verifichiamo bene prima di buttarli.

10. Usiamo la tecnologia e le app che ci aiutano a sprecare meno cibo. 

La Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare 2020 ha come focus il binomio cibo - salute, dunque la prevenzione dello spreco come un presidio concreto per la salute dell’ambiente e della persona. Secondo i dati Waste Watcher 2020, al momento di acquistare il cibo 1 italiano su 3, il 36%, presta attenzione e considera determinanti gli aspetti specifici del suo impatto sulla salute. Il Ministero della Salute sostiene e promuove le iniziative della Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco alimentare, consapevole del fatto che una dieta corretta è un validissimo strumento di prevenzione per molte malattie, e di gestione e trattamento in molte altre: l’Oms - Organizzazione Mondiale della Sanità - ricorda che sono quasi 3 milioni le vite che si potrebbero salvare ogni anno nel mondo grazie a un consumo sufficiente di frutta e verdura fresca. 


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