Cellulari: consigli per l'uso (sicuro)

Mondo smartphone
[ 29/08/2019 ]  

Tutti ne abbiamo almeno uno, molti ne possiedono due se non di più: parliamo di smartphone. In Italia, nel 2001 il rapporto tra utenze e numero di abitanti ha superato il 100%,  arrivando nel 2017 a oltre il 140%. E i nuovi utenti sono sempre più giovani: bimbi fra i 3 e i 5 anni sanno maneggiare lo smartphone dei genitori e i dati Istat 2018  rilevano che  l’85% degli adolescenti tra 11 e 17 anni usa quotidianamente il telefonino, il 72% naviga su internet tutti i giorni, la maggior parte dallo smartphone e solo il 27% si connette dal pc; per circa il 60% dei ragazzi controllare lo smartphone è la prima cosa da fare al mattino e l’ultima prima di addormentarsi; Il 63% (tra 14 e 19 anni) lo usa a scuola durante le lezioni; il 50% dichiara di trascorrere dalle 3 alle 6 ore extra-scolastiche al giorno con lo smartphone in mano. A fronte di un uso massivo di questa tecnologia, non si conoscono eventuali effetti sulla nostra salute.

Non sono pericolosi, se usati come si deve
Visto il crescente e sempre più precoce uso dello smartphone, istituzioni nazionali e internazionali hanno avviato programmi di ricerca sui possibili rischi correlati. E lanciano campagne di informazione pubblica, come quella in tv in questi giorni a cura dei Ministeri della Salute, Ambiente e Istruzione, per raccomandare le modalità di un corretto utilizzo. Alla luce delle conoscenze scientifiche attuali, i cellulari sono classificati da esperti e agenzie come sicuri a queste condizioni:

- utilizzare gli auricolari o il vivavoce
- utilizzare i messaggi di testo o audio
- tenere l'apparecchio lontano dal corpo quando non lo utilizziamo
- non tenere il cellulare vicino al cuore se si porta il pacemaker
- usare il telefono in condizioni di buona ricezione del segnale.

Quando invece fanno danni…
In certi casi, purtroppo, non ci sono dubbi: l’uso del cellulare è pericoloso. Quando? Alla guida o mentre si cammina, per gli incidenti causati da questo gesto di distrazione. Ricordando che toccare il cellulare mentre si guida è vietato - e soggetto a multa - e che mandare un messaggio mentre si conduce un veicolo ritarda il tempo di reazione di 10 secondi, come quando si è ubriachi, ecco le raccomandazioni del Ministero della Salute, che peraltro conosciamo già da tempo: non consultare il cellulare mentre si guida, si cammina o si attraversa la strada; non ascoltare musica ad alto volume con gli auricolari.

Cosa dicono Agenzie e Istituzioni
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS (IARC) ha classificato le onde a RF (onde in Radio Frequenza, con cui funzionano gli smartphone) tra i "possibili carcenogeni umani" sulla base delle prove ancora limitate di una relazione con i tumori cerebrali (e della mancanza di prove di un legame con altri tipi di tumori). Altre agenzie come le statunitensi Environmental Protection Agency (EPA) e il National Toxicology Program (NTP) hanno scelto di non classificare i cellulari tra i carcenogeni potenziali. Allo stesso modo si sono comportati finora la Food and Drug Administration (FDA) e i Centers for Disease Control di Atlanta (CDC), negli Stati Uniti. Il National Cancer Institute statunitense (NCI) e Cancer Research UK (CRUK) ritengono che ulteriori ricerche siano necessarie per valutare complessivamente gli effetti dei cambiamenti tecnologici; in attesa di sviluppi considerano i cellulari sicuri se utilizzati con gli auricolari (fonte: AIRC).

Cosa dicono le ricerche
Non è scientificamente provato che i cellulari siano pericolosi, ma non c’è nemmeno certezza del contrario. Le onde a radiofrequenza usate dagli smarphone non causano mutazioni, ma possono provocare il riscaldamento dei tessuti a diretto contatto con le apparecchiature che le emettono, come appunto i cellulari. Secondo AIRC, "studi sperimentali in colture cellulari e in animali di laboratorio hanno prodotto risultati discordanti. Quando hanno mostrato un nesso tra esposizione e tumori, le intensità e le frequenze a cui sono stati esposti gli animali e le cellule in laboratorio sono difficilmente paragonabili a un utilizzo normale del cellulare”. Dunque, gli studi e le ricerche non hanno finora mostrato legami tra l’uso del cellulare e i tumori cerebrali, tranne in un 10 per cento dei soggetti che hanno usato il telefono in modo molto intensivo. Anche gli studi epidemiologici, però, hanno mostrato un possibile incremento di rischio per una patologia benigna a carico del nervo acustico (neurinoma).

Da sapere. È provato scientificamente che a parità di tempo di utilizzo la qualità della connessione consente ai cellulari di operare alla potenza minima di emissione RF, indipendentemente dalla qualità e dal modello di cellulare. Al contrario una scarsa o poco efficiente copertura di rete costringe il dispositivo a ricercare in continuazione la migliore connessione e ad utilizzare ripetutamente la sua potenza massima.


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