Il navigatore dello smartphone: come usarlo bene e quali sono i migliori

Mondo smartphone
[ 08/10/2020 ]  

E' proprio vero che esiste una app per tutto. I telefonini connessi a internet hanno pian piano sostituito apparecchi tecnologici come lettori mp3, TV portatili, videogiochi, e anche i navigatori satellitari utili durante la guida. Oltre alla connessione internet ogni telefonino è infatti collegato a una serie di satelliti (GPS, Glonass e altri) che ne stabiliscono la posizione in tempo reale. Così facendo, certe applicazioni riescono a dedurre lo stato del traffico di una determinata strada calcolando la velocità media di spostamento di tutti i cellulari connessi in uno specifico momento.

L’app più usata è sicuramente Google Maps, installata di default in tutti gli smartphone Android tranne i modelli 2020 di Huawei che ne sono sprovvisti a causa del cartellino rosso americano. E' possibile invece scaricarla anche su Apple, perché i servizi di Google sono diventati ormai universali e utilizzabili anche dai clienti iPhone.

Google Maps dispone di una serie di funzionalità che riescono ad aiutarci sia per quanto riguarda l'esplorazione dell'ambiente circostante, sia nella navigazione da un punto A a un punto B passando eventualmente attraverso tappe intermedie. Maps calcola in tempo reale la situazione del traffico su qualsiasi strada, dalla statale di campagna alle grandi autostrade, inclusi i tragitti urbani, dandoci un’idea approssimativa (ma molto realistica) di quanto impiegheremo per arrivare a destinazione. Il programma inoltre consiglia la strada più veloce a prescindere dalla sua lunghezza, perché spesso è probabile che per aggirare un incidente o un ingorgo sia più rapido fare il percorso più lungo.

E' possibile utilizzarla sia in modalità auto che in quella “a piedi” o con i mezzi pubblici. In quest'ultimo caso Google Maps riesce addirittura a indicarci gli orari di autobus, metropolitane e tramvie (anche se a volte risulta poco preciso in questo). Mentre ci spostiamo, inoltre, registra in un file le nostre tappe che rimangono salvate sul nostro profilo utente. Maps riconosce gli spostamenti abituali come quello casa-lavoro, ad esempio, anticipandoci eventuali condizioni di traffico avverse.

Funzionando in sinergia con internet (per scaricare la mappa in real time) e satelliti (per darci la posizione esatta), Google Maps ha quindi bisogno di entrambi contemporaneamente. Esiste però un trucco per scaricare offline porzioni di mappe che utilizziamo abitualmente, così da non sovraccaricare il nostro consumo di gigabyte. Nelle impostazioni c'è infatti una opzione chiamata “Mappe offline” che, se attivata, ci permette di scaricare in un colpo solo vaste porzioni di territorio e strade, potendone scegliere il raggio semplicemente allargando o stringendo con due dita.

Esiste una valida alternativa a Maps di Google che si chiama Waze, peraltro azienda che è stata recentemente assorbita proprio dal gigante di Mountain View. Quest'ultima ha delle sue peculiarità molto forti che nel tempo ne hanno decretato un grande successo di pubblico e critica. Waze è infatti una app per la navigazione dal forte animo “social”. A differenza di Maps, permette di crearsi un alter ego digitale e chattare con altri utenti dandosi consigli e saluti: una vera e propria community. Waze inoltre mette a disposizione di ogni viaggiatore la possibilità di segnalare incidenti, traffico e strade chiuse, andando a modificare in tempo reale la mappa della viabilità. Quella di Waze è sicuramente la mappa più aggiornata di tutte proprio perché continuamente monitorata e aggiornata dai suoi utenti più attivi. Permette inoltre di pianificare un viaggio individuando gli orari migliori per partire ed evitare il flusso maggiore di traffico, risultando quindi molto più utile di Google Maps prima della partenza.

Un'altra app molto utilizzata e decisamente affidabile è HERE WeGo, anch'essa scaricabile sia dallo store Apple che da quello Android. Permette di salvare ampie mappe offline tramite Wi-Fi, trovare strade, attività commerciali e luoghi di interesse, ma soprattutto è una delle poche applicazioni perfettamente integrate con i mezzi di mobilità sostenibile come BlaBlaCar, Car2Go e tanti altri. La lista di partner è in continua evoluzione e comprende giganti come TripAdvisor, Expedia e Wikipedia.

Parliamo un po' anche del navigatore “per eccellenza”, ovvero TomTom. La compagnia ha da tempo lanciato la sua app per cellulari per contrastare il crescente disinteresse verso i dispositivi classici di navigazione, proponendo un programma molto funzionale e preciso. L'unica pecca di TomTom GO (così si chiama) è il fatto di essere una delle poche a pagamento: 19,99 euro per un anno, 44,99 per tre anni. Ogni utente ha comunque la possibilità di provarla perché il suo utilizzo è completamente gratuito fino a 75 Km di navigazione.

Concludiamo parlando di Moovit, una app che ultimamente sta riscuotendo un grande successo perché una delle migliori per gli spostamenti urbani. Moovit è sicuramente il miglior software per quanto riguarda l'integrazione con i mezzi pubblici: dai treni agli autobus, fino ai mezzi di car sharing e bike sharing. Se volete essere aggiornati in tempo reale sugli orari di percorrenza, ritardi e fermate dei mezzi, questo è sicuramente il miglior navigatore per chi non utilizza l'automobile.

Utilizzare il telefono cellulare alla guida è molto pericoloso, oltre che vietato dal codice della strada. Esiste a tal proposito una app chiamata Android Auto appositamente creata per eludere tutti i problemi di distrazione: funziona interamente con i controlli vocali di Google e permette  di navigare senza osservare direttamente il display del cellulare. Stessa funzione può essere attivata anche su iPhone abilitando “Siri” sul telefono e impostandolo per la navigazione.


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