Le 10 cose più incredibili che forse non sai sul cellulare
Le ultime statistiche suggeriscono che ormai più del 70% della popolazione mondiale possiede un dispositivo mobile. I telefonini e i tablet sono veri e propri piccoli concentrati di idee e soluzioni, dietro le quali si nascondono funzioni e curiosità degni di “forse non tutti sanno che” della Settimana Enigmistica. Scopriamo insieme quali sono quelle più incredibili.
Partiamo dalla potenza computazionale, ovvero la capacità del processore di effettuare calcoli: ebbene, gli attuali cellulari superano di gran lunga la velocità di elaborazione dati del computer che spedì l'Apollo 11 sulla luna. La tecnologia ha fatto talmente tanti progressi che in un tempo relativamente breve al giorno d'oggi abbiamo tra le mani una potenza che supera di molto quella dei super computer di una volta, il cui costo relativo è diventato migliaia di volte più basso e accessibile.
Nel libro “Inside Apple”, uscito da qualche anno, scopriamo un aneddoto pazzesco sulla nascita del primi iPhone. I nomi “iOS” e “iPhone” appartenevano in realtà alla multinazionale Cisco Systems, operante nel settore delle telecomunicazioni come Apple, ma che aveva registrato i due nomi molto tempo prima. Fu proprio Steve Jobs a chiamare direttamente i dirigenti Cisco per chiedergli di poter usare questi brand. Dopo una risposta negativa, Apple iniziò comunque ad usarli e fece entrare le due aziende in rotta di collisione, fino alla rappacificazione finale dove entrambe si dichiaravano pronte a cooperare nelle rispettive aree di interesse.
In molti credono inoltre che iPhone sia il telefonino più venduto di sempre. Niente di più sbagliato. Il primato assoluto lo detiene la finlandese Nokia con il suo amatissimo modello Nokia 1100: dal 2003 al 2010 ha venduto in tutto il mondo la cifra sbalorditiva di 260 milioni di pezzi, surclassando di fatto ogni altro dispositivo portatile mai commercializzato. Eppure Nokia, dopo un tale successo, è andata (quasi) in rovina e poi assorbita qualche anno dopo da Microsoft.
Forse non tutti hanno fatto caso al fatto che, ad ogni presentazione di un prodotto Apple, sul display compaia sempre lo stesso orario: le 9.41 del mattino. Una Apple maniaca dei dettagli, o un messaggio segreto nascosto dietro questa consuetudine? Niente di tutto ciò. Semplicemente Steve Jobs presentò per la prima volta il suo iPhone alle 9.41 di quello storico gennaio 2007. Apple è un'azienda proiettata nel futuro ma fortemente attaccata alla propria storia, ed è per questo che ad ogni presentazione vedrete sempre quell'orario. Un ricordo speciale per il suo storico fondatore. Pensate che ogni evento Apple è fissato per le 9 del mattino, e gli annunci partono solitamente 40 minuti dopo l'inizio delle convention. Per convenzione è inoltre previsto un minuto di comporto, per eventuali ritardi. Ed ecco il motivo di quell'orario così bizzarro: le 9.41.
In molti pensano che le origini del telefono portatile risalgano ai primi anni '80. In realtà Motorola stava lavorando a questo genere di dispositivi già dagli inizi del decennio precedente, e possedeva già all'epoca dispositivi funzionanti (e molto costosi). Non è un caso che la primissima telefonata cellulare al mondo fu fatta da Martin Cooper, dirigente della sezione ricerca e sviluppo di Motorola, in pieno centro a New York. Cooper utilizzò il famoso “Dyna-Tac”, pesantissimo (1,5 kg) e ingombrante telefono che all'epoca permetteva appena 30 minuti di autonomia a fronte di 10 ore di ricarica. L'ingegnere dichiarò successivamente di essersi ispirato a una puntata di Star Trek, dove Spock comunicava appunto con un dispositivo portatile.
Negli USA fu inventata la rete cellulare da parte di AT&T, una delle compagnie telefoniche più grandi e potenti al mondo. Inizialmente la rete fu progettata e pensata per essere inserita all'interno delle automobili, consentendo ai guidatori di poter comunicare durante il viaggio. Martin Cooper ebbe l'idea di poter sfruttare questo segnale per permettere alla gente di chiamare ovunque si trovasse, anche fuori da un’auto.
Una curiosità che lega il nostro modo di rispondere alle chiamate o di sbloccare il telefono con un semplice “slide” sul touch screen deriva incredibilmente dalle aperture dei bagni degli aerei. Uno degli ingegneri Apple che inventò il famoso “slide to unlock” ammise pubblicamente, molti anni dopo, di aver trovato l'ispirazione per questo gesto mentre si stava recando alla toilette durante un viaggio di lavoro. Le aperture di quelle porte, infatti, si aprivano proprio nello stesso modo.
Se qualcuno ancora non si rendesse conto del concentrato di tecnologia che possiede in tasca, dobbiamo allora citare David Drummond, dipendente di Google e responsabile del suo ufficio legale: secondo una sua stima, all'interno di uno smartphone esistono ben 164 mila brevetti e invenzioni, che tutte insieme rendono possibile quello che oggi facciamo con un semplice “click”. Numeri incredibili, che oltretutto tendono a salire di anno in anno calcolando i brevetti legati ai software installati in un telefonino.
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