Non abbiate paura di entrare in negozio

Notizie & curiosita'
[ 19/03/2023 ]  

A volte mi capita di vedere dei (potenziali) clienti che si soffermano per qualche minuto di fronte alla porta del negozio e poi decidono di proseguire per la loro strada. Mi chiedo sempre cosa li spinga a non entrare: forse il prodotto in vetrina era troppo caro per il loro budget, magari non erano sicuri che avrebbero trovato una vasta scelta all’interno, oppure semplicemente non hanno osato per non ‘disturbarmi’ con una domanda ‘stupida’? 

Sfatiamo questo mito: noi commessi, anche se sembriamo in altre faccende affaccendati, siamo qui per i clienti, non abbiamo altre fonti di sostentamento se non il consumatore finale, quindi non ci disturbate nemmeno chiedendo qualcosa che potrebbe risultare banale. Anche perché conosciamo benissimo i danni che può fare una ricerca su Internet, là dove tutto sembra possibile, anche il condizionatore portatile senza il tubo (a proposito, è quasi primavera, posso avere l’onore di essere il primo dell’anno a dirvi che non esiste?).

A parte gli scherzi, quello che vorrei sempre dire a chi gira i tacchi e se ne va dopo aver contemplato la vetrina per cinque minuti è che non si dovrebbe entrare in un negozio di elettronica solo quando si ha bisogno di qualcosa. Per fortuna, infatti, gli elettrodomestici non si rompono così spesso e come ho già avuto modo di dirvi non dovete aspettare che si rompano per venirci a trovare. Il consiglio che voglio darvi oggi è quello di iniziare a pensare a quello che potrebbe offrirvi un nuovo prodotto e chiedermi tutto ciò che avete sempre desiderato chiedere. Senza affidarvi a Google.

Entrate, facciamo due chiacchiere, fatemi le domande più aperte possibili. Potrebbe venire fuori che il piano a induzione che avete sempre indugiato ad acquistare non è quel divoratore di elettricità che immaginate. Anzi, potrebbe persino farvi risparmiare sulle bollette. Ne è passata di acqua sotto i ponti dall’ultima volta che avete comprato una lavatrice: vi siete mai chiesti com’è cambiata la tecnologia in questo ambito? La ricerca e lo sviluppo hanno fatto passi da gigante anche nel mondo dell’incasso: forni e lavastoviglie offrono oggi delle opportunità che fino a cinque anni fa erano presenti solo nelle cucine dei ristoranti!

Mi potreste obiettare che “trascorrere il pomeriggio libero nel negozio di elettrodomestici non è proprio questa botta di vita” e non potrei darvi torto. Ma non possiamo affidarci sempre e soltanto alla ricerca veloce su internet quando abbiamo qualche curiosità da toglierci. E se non tocchiamo con mano quali sono le novità del momento come facciamo a farci venire quella curiosità? Oltretutto, se non ci siamo creati una preparazione prima, rischiamo di essere colti impreparati quando poi quel prodotto si rompe davvero o decidiamo finalmente di cambiarlo perché consuma troppo, fa cattivi odori o altro. 

Non abbiate paura: è vero che il commesso è lì per vendere, ma anche per consigliare. Sapeste quante persone ci chiedono l’ABC di un’intera categoria merceologica prima di acquistare, non sareste né i primi né gli ultimi. Entrate in negozio e toglietevi lo sfizio di chiedere qualcosa sul prodotto che vorreste, ma che non vi siete ancora decisi ad acquistare. Ad esempio: “Che tipo di lavastoviglie mi consiglia?”. Potreste scoprire un giardino segreto di caratteristiche e funzionalità che non avreste mai immaginato. Non vi preoccupate se non dovete acquistare nulla, fatevi un’idea di cosa potrebbe piacervi nella vostra nuova lavastoviglie e cosa, invece, ritenete superfluo. Iniziate a dare un occhio anche ai prezzi, perché è inutile nascondersi dietro un dito, anche quello è importante, ma magari dopo quattro chiacchiere con me potrei farvi riconsiderare l’idea di prezzo “limite” per quel prodotto. Spesso entrano clienti che hanno un’idea distorta di quanto possa costare una buona lavastoviglie (tipo 299 euro), meglio riconsiderare subito questo aspetto del prodotto prima di lanciarvi alla ricerca di un apparecchio che, inevitabilmente, sarà di qualità scadente e non vi darà soddisfazione.

Dopo qualche chiacchiera, con le idee più chiare, non ci sarà nessun problema se vi congedate con un “Grazie, ci penso”. E’ la frase che un commesso sente più spesso e anche se preferirei sentire: “Grazie, mi ha convinto!”, so benissimo che non si può concludere subito la vendita, soprattutto quando si tratta di un prodotto che ci deve accompagnare per i prossimi anni.

Non pensate: “Cosa entro a fare, tanto non devo comprare nulla”, perché in realtà - se sarò stato bravo e vi avrò trattato bene - una cosa la porterete a casa comunque: la fiducia nei confronti del commesso. Così, quando sarete decisi ad acquistare, saprete dove andare a colpo sicuro.

Dal vostro Gianni per oggi è tutto, alla prossima!


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