Uso, riparo e riuso, oppure noleggio: ecco i consumi circolari

Notizie & curiosita'
[ 07/06/2023 ]  

In futuro il consumatore ‘consumerà il meno possibile’, come la nuova economia non lineare vuole? In un certo senso sarà così: i nuovi stili di consumo contemplano un atteggiamento più responsabile e un diverso rapporto dell’utente con le cose della sua quotidianità - i cosiddetti beni di consumo durevoli - come ad esempio l’automobile, gli elettrodomestici, gli arredi.  È un nuovo modello di comportamento: non l’acquisto del bene ma il suo utilizzo attraverso il noleggio, il leasing o la condivisione (sharing). Nel mondo degli elettrodomestici è già stato stato fatto un test su questo nuovo modello di consumo.

Economia circolare: le scelte dei consumatori italiani

I nuovi modelli di consumo circolare appartengono oggi a una minoranza di italiani; negli ultimi tre anni il noleggio è stato preferito dal 26% dei consumatori, lo sharing e il leasing dal 15%. Decisamente più frequente, invece, l’acquisto dei prodotti usati, adottato dal 45% dei consumatori. I dati preoccupanti diffusi in occasione della giornata mondiale dell’ambiente e la crescente diffusione della consapevolezza sulla questione ambientale fanno presupporre che in futuro i consumatori adotteranno con più convinzione queste nuove modalità di acquisto, per ora intenzionali. In futuro le persone dichiarano, infatti, di voler ricorrere più frequentemente al noleggio, considerato dal 64% degli utenti, allo sharing (52%), al leasing (55%), mentre si consoliderà l’acquisto di prodotti usati, citato dall’82% degli italiani. Pagare per servizi d’uso  invece che per il possesso riguarderà prevalentemente le moto e le auto, l’usato sarà preferito per abbigliamento e accessori, mentre l’usato rigenerato o ricondizionato riguarderà i prodotti tecnologici. Riguardo agli elettrodomestici, in particolare, vendere il servizio d’uso anziché il prodotto è un’idea di cui si parla da tempo, che ora si sta facendo più concreta.

Timori e luoghi comuni sull’usato rigenerato o ricondizionato

La maggioranza degli italiani ritiene che acquistare il prodotto usato, ricondizionato o rigenerato sia positivo per l’ambiente. In pratica però c’è molta incertezza, e la poca informazione e chiarezza sulle garanzie di qualità che dovrebbero accompagnare questi acquisti non aiuta. Infatti, è ancora rilevante la diffidenza dei consumatori, che considerano i prodotti usati meno affidabili (36%), meno duraturi (46%) e meno facili da trovare (31%). Così come sono ancora molti i pregiudizi, ecco i principali:  la società non è abituata al riuso (32%); si preferisce avere sempre l’ultimo modello di un prodotto (28%); molti prodotti sono fatti per durare poco (25%); la possibilità di acquistare prodotti rigenerati o ricondizionati è poco nota (25%); acquistare prodotti usati è associato a un basso status sociale (24%). Soprattutto, il 49% degli italiani teme di essere truffato dal venditore. 

Incentivare i nuovi stili di consumo

D’altra parte, però, i consumatori sembrano davvero propensi ad accogliere nuovi stili di consumo, a fronte di una maggiore chiarezza, informazioni e garanzie da parte del mercato: la maggioranza degli italiani (71%) è consapevole della scarsità delle risorse naturali e della necessità di utilizzarle con più cura, meglio e più a lungo, riducendone lo spreco. E di più: l’81% pensa che considerare il livello di benessere in base alla quantità di nuovi beni acquistati piuttosto che alla maggior cura dei beni che si usano, sia una abitudine, dunque modificabile. A fronte di un generale e ampio consenso per scelte di consumi circolari (83-86%), sarebbero molto utili iniziative per diffondere e incentivare queste nuove pratiche, con informazioni sull’affidabilità, incentivi economici, adozione di sistemi di certificazione dell’usato.

Il progetto di Erion: gli elettrodomestici in leasing 

Nella prospettiva di una economia circolare, la raccolta e il trattamento dei RAEE (Rifiuti Elettrici ed Elettronici) è una potenziale miniera nazionale, da cui estrarre importanti materie secondarie. Purtroppo la filiera - la meno efficiente del virtuoso sistema italiano - riesce a intercettare solo una parte di questi rifiuti, inferiore agli obiettivi europei. Due le motivazioni principali di questa inefficienza: la difficoltà diffusa da parte degli utenti a conferire correttamente gli elettrodomestici, e la presenza di flussi paralleli, attivati da operatori illegali che cannibalizzano i RAEE sottratti a una corretta gestione, con danni per la comunità. Una soluzione al problema, coerente con una prospettiva di consumi circolari, arriva da Erion, un sistema multi-consortile per la gestione di tutti i rifiuti associati ai prodotti elettrici ed elettronici. Si basa su un principio: i prodotti vengono messi nella disponibilità dei consumatori e poi, finito l’uso, ritornano ai produttori. Per questo Erion ha avviato, in collaborazione con un  grosso brand di elettrodomestici, un progetto in cui il consumatore usa l’apparecchio senza possederlo, sottoscrivendo un particolare contratto di leasing. L’utente, dopo gli otto anni di utilizzo previsti dal contratto, lascia il bene nella disponibilità del produttore che potrà immetterlo sul mercato dell’usato ricondizionato o, se è arrivato a fine vita, avviarlo correttamente alla filiera RAEE. È evidentemente un’attività non facile da organizzare, che Erion ha sperimentato in un contesto ‘protetto’: un social housing a Milano, in cui le famiglie, che  rimangono per un tempo determinato, sono abituate a pagare un canone mensile per l’uso di elettrodomestici e arredamento; su 300 nuclei familiari presenti, il 10% ha aderito all’iniziativa. Ora Erion sta lavorando a una sperimentazione più estesa, in collaborazione con una società finanziaria. Per l’organizzazione multi-consortile, offrire al consumatore una modalità di consumo diverso è il primo passo per avvalorare una diversa consapevolezza. 

Fonte: Sondaggio sulle abitudini degli italiani realizzato da CEN - Circular Economy Network - Legacoop in collaborazione con Ipsos; Conferenza sull’economia circolare 2023.


Condividi questa pagina :

Torna indietro