Il contatore (di energia elettrica) e la sua potenza. Da aumentare

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[ 29/02/2024 ]  

Tutti gli amici elettrodomestici che abbiamo in casa hanno bisogno di energia elettrica. E fin qui non mi aspetto una standing ovation. Però spesso trascuriamo il fatto che la nostra vita è sempre più dipendente dall’elettricità. Ce ne accorgiamo soltanto quando, improvvisamente, le luci si spengono per un black-out: andiamo nel panico. Molti di noi non hanno neppure le candele in casa, o qualche torcia di emergenza, tanto siamo abituati alla luce artificiale. 

Fabbisogno in aumento

Secondo i dati forniti da TERNA (gestore rete elettrica nazionale), nel 1960 ad un italiano erano sufficienti 300 kWh l’anno per poter tenere acceso il frigo, guardare la televisione, usare la lavatrice e illuminare la casa. Nel 1980 il fabbisogno elettrico pro-capite era già diventato di 1800 kWh. La corrente costava poche lire al kWh, eppure mi ricordo che mio padre mi seguiva in giro per la casa spegnendo le luci! Oggi un italiano medio consuma circa 5000 kWh all’anno. Questo nonostante le classi energetiche degli elettrodomestici siano migliorate di molto: le famose “A” di oggi che tutti vanno cercando non sono nemmeno paragonabili alle “A” del 1980. La quantità di elettrodomestici in famiglia, tuttavia, è aumentata di molto ecco perché – con essa – aumentano i consumi. Negli anni ‘60, molte famiglie avevano pochi elettrodomestici, tra cui forno, frigorifero, lavatrice e forse una radio o una televisione. Non c'erano ancora molti degli elettrodomestici moderni che sono comuni oggi: lavastoviglie, forni a microonde, condizionatori d’aria, console di gioco, computer e telefonini; più una miriade di piccoli elettrodomestici specializzati come friggitrici ad aria, macchine per la pasta, cooking machine, etc. etc.

Pericolo black-out

Veniamo alla nota dolente: più elettrodomestici in casa equivale ad un maggiore consumo istantaneo quando ne accendiamo più di uno alla volta, e quindi il rischio che “salti il contatore” è aumentato. Spesso mi arrivano clienti in negozio che mi dicono che la moglie (danno sempre la colpa alla moglie) li fa “scendere in cantina” un giorno sì e l’altro pure. Prendiamo queste cose alla leggera, ma un sovraccarico della rete elettrica dovuto all'uso simultaneo di troppi elettrodomestici potrebbe danneggiarli. Far “saltare il contatore” riavviandolo frequentemente può mettere a rischio i (sempre più) sensibili componenti elettronici degli apparecchi. Continue interruzioni di corrente possono potenzialmente danneggiare le schede elettroniche. A parte la noia del “viaggio in cantina”, abbiamo quindi un rischio elevato di danni e guasti ai nostri amici elettrodomestici.

Elettrodomestici non più a rischio

Fino al 2017, avere un contatore casalingo superiore ai 3kW equivaleva anche a pagare di più l’energia elettrica. Oggi non è più così. Con la riforma delle tariffe dell’energia elettrica da parte dell’Autorità per l’Energia (ARERA) si è infatti superato il concetto di potenza da quello dei consumi. Questo ci mette in linea con altri paesi europei, nei quali la potenza di un contatore casalingo medio è facilmente di 6kW. Oggi, in Italia, è possibile chiedere al proprio gestore un aumento della potenza del proprio contatore pagando un costo fisso che è di circa 70 euro per ogni kW aggiunto. Quindi, se io scegliessi di portare il mio contatore a 4,5 kW dovrei pagare poco più di 130 euro una tantum (per maggiori informazioni basta rivolgersi al proprio fornitore di energia elettrica). Una cifra giusta da pagare, se pensiamo che una scheda elettronica di una lavastoviglie, ad esempio, costa più di 250 euro. Il costo della corrente elettrica rimane lo stesso, quindi non avrò bollette più salate (ovviamente se non aumento i miei consumi), ma non metterò più a rischio i miei elettrodomestici facendo “saltare” il contatore. 

Il futuro che ci attende 

Posso coniare anche io un nuovo termine? Lo fanno tutti ormai. Io ho coniato questo: elettro-green. Il nostro futuro sarà sempre più legato a doppio filo all’elettricità, se vogliamo essere più ecosostenibili. Impianti fotovoltaici o altre sorgenti rinnovabili produrranno l’energia, noi potremo consumarla senza più avere il senso di colpa di inquinare la Terra. E quindi, mobilità elettrica e abitazioni domotiche aumenteranno nuovamente (e a dismisura) i consumi di energia elettrica. Il futuro è elettro-green, ecco perché ormai il contatore da 3kW è anacronistico. Da Benjamin Franklin ad oggi ne è passata di corrente sotto i ponti (battuta terribile), tuttavia l’elettricità è davvero la chiave del futuro. A noi sta aprirle (un po’ di più) la porta.

Anche per oggi dal vostro Gianni è tutto, alla prossima!


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