Smartphone e PC contro il virus

Notizie & curiosita'
[ 15/04/2020 ]  

Per contrastare il contagio da coronavirus ormai dovremmo sapere cosa fare, ce lo ripetono fino alla nausea. Quello che non ci dicono spesso è quanto vicini siamo alla scoperta di un vaccino, o una probabile cura. Da oggi è possibile aiutare la ricerca scientifica comodamente da casa nostra.

Basta installare l’APP DreamLab sul nostro cellulare per combattere al fianco dell’Imperial College di Londra e la Fondazione Vodafone nella lotta contro il coronavirus. L’app - gratuita - è disponibile sia su Android che IOS e funziona con qualsiasi operatore telefonico. Per i clienti Vodafone non comporterà il consumo di traffico dati, per gli altri basterà utilizzare il Wi-Fi.

Una volta installata, va selezionato nella sezione ‘Progetti’ quello dedicato al Coronavirus. L’app si avvierà da sola ogni volta che metteremo in carica il nostro dispositivo. Potremo così donare alla scienza la potenza di calcolo quando essa è inutilizzata, ad esempio durante la notte, per accelerare la scoperta di nuovi componenti anti-virali nei farmaci esistenti, velocizzando l’accesso a farmaci efficaci e consentendo in futuro cure personalizzate contro questa malattia infettiva.

Lo smartphone è il nostro alleato di tutti i giorni per combattere la noia e la solitudine; ci permette anche in questo difficile periodo di restare in contatto con amici e parenti, mantenerci informati e a volte anche in forma, con le applicazioni sportive. Ora potrà anche aiutare la ricerca quando non lo usiamo.

Un altro valido compagno durante la quarantena è il nostro PC. Sia che lo utilizziamo per guardare una serie su Netflix o fare una lezione di didattica a distanza su Skype, sfruttiamo solo una piccola parte del processore o della scheda video.

Anche in questo caso possiamo donare la potenza di calcolo inespressa, con un semplice software gratuito dal nome un po’ buffo: BOINC. L’acronimo sta per Berkeley Open Infrastructure for Network Computing, ed è uno dei primi – e più longevi – sistemi per il calcolo distribuito. Dalla pagina internet boinc.berkeley.edu , basta installare il programma sul nostro PC e selezionare, tra i vari progetti, quello denominato Rosetta@Home.

BOINC sfrutta le ore di accensione del PC per impegnare il processore matematico (e grafico) nella risoluzione di calcoli complicatissimi che servono per modellare accuratamente le strutture di proteine importanti, una proteina virale in particolare - denominata spike – è quella che consente a SARS-CoV-2 di causare l’infezione.

Sullo stesso principio si basa Folding@home, una rete libera di PC che permettono di distribuire i calcoli per sprigionare una potenza superiore a quella dei sette migliori supercomputer mondiali messi assieme. Folding@home, da quando è scesa in campo contro il Covid-19, ha visto crescere del 1200% gli iscritti al progetto. Anche qui partecipare alla ricerca è semplice e non richiede particolari conoscenze in campo informatico: basta installare il pacchetto che possiamo trovare sul sito ufficiale foldingathome.org e lasciare il nostro PC acceso e connesso ad Internet il più possibile.

Una volta sconfitto il Covid-19, perché lo sconfiggeremo, questo è certo, potremo continuare ad utilizzare queste applicazioni per il motivo per il quale sono state originariamente create: la ricerca contro il cancro e la cura di altre terribili malattie. Oggi più che mai possiamo essere uniti anche se distanti. E uniti si vince.


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