Conoscere i Raee per difendere l'ambiente (e la nostra salute)
A pensarci bene, tutti conosciamo i RAEE. Per i pochi ancora ignari, ecco qualche indizio: tutti ne abbiamo più di uno in casa, ne portiamo almeno uno - o anche di più - con noi praticamente sempre, siamo noi a farli diventare RAEE, ovvero Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Stiamo parlando di quegli oggetti, funzionanti con energia elettrica, diretta o a batteria, che rendono più semplice - e moderna - la nostra vita: dalla lavabiancheria al congelatore, dalla lampadina al televisore, passando per cellulari, tablet e pc e compagnia bella. Quando li buttiamo via diventano rifiuti, RAEE appunto.
E perchè ci dovrebbe interessare sapere cose su questi RAEE? Beh, perchè alla lunga - neanche tanto peraltro - è una questione di sopravvivenza: la nostra. Perché questi RAEE - e possiamo immaginare quanti sono in circolazione, buttati via così, a caso, a volte abbandonati ai margini delle strade o gettati nei fossi - inquinano. E parecchio. Ed è un danno anche se vengono lasciati nel ciclo indifferenziato dei rifiuti. Perché, invece, se li recuperiamo e smaltiamo con certi criteri, non infestano l’ambiente. Anzi, possono fornire tanto materiale - le materie prime seconde - da re-immettere nei cicli produttivi, evitando di consumare le risorse naturali che, come sappiamo, non sono infinite.
Bene, da anni esiste il Centro di Coordinamento RAEE che si occupa di gestire i nostri rifiuti elettrici ed elettronici. E da anni questo consorzio si impegna anche a raccontare a noi consumatori quanto sia importante trattare adeguatamente i RAEE, preoccupandosi per esempio di conferirli correttamente, portandoli cioè ai centri di raccolta. È da lì che parte il loro viaggio di recupero. I numeri di questa filiera sono impressionanti, e saperli ci rende consumatori più responsabili sull’argomento. Per questo, il Centro di Coordinamento RAEE ha appena inaugurato una piattaforma web - www.raeeitalia.it - che mostra i dati della raccolta degli ultimi tre anni in Italia. Un consiglio: prima di iniziare la navigazione, sarà molto utile leggere le note informative richiamate in home page: il vocabolario dei RAEE, come funziona il sistema, il suo ruolo, etc. E poi via con le ricerche: sapete quanti RAEE accumula il vostro Comune di residenza? Cercatelo su raeeitalia.it
Da sapere
Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello Sviluppo Economico. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE). Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità e in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i Centri di Raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.
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