Dieci consigli contro i dolori da smart working
“Smart working significa che lavori molto di più per fatturare meno del solito” commentava qualche giorno fa il numero uno in Italia di un’azienda del settore. “Un numero di mail ben superiore alla media, perché il telefono si tende a evitare visto che chi ti scrive sa che sei a casa e dunque non ti vuole disturbare più di tanto. Mail che in copia riportano a loro volta un numero di persone spesso esagerato, rischiando di moltiplicare i problemi piuttosto che ridurli. E tutto questo deve combinarsi con la gestione dei figli, delle loro lezioni online, insomma della loro vita”. Una fotografia, quella scattata dal nostro interlocutore, che temiamo valga per molti. Ma lo smart working non si esaurisce qui. Secondo una ricerca della World Health Organization, pubblicata sul portale britannico Daily Mail, il 72% dei lavoratori intervistati ha ammesso di soffrire di lombalgia, acutizzatasi in questa fase di quarantena. E ancora, l’utilizzo scorretto di smartphone e PC provoca a lungo andare quello che i britannici chiamano “tech neck”, ovvero il collo segnato dalla postura tipica di chi china il capo e che, secondo un’indagine pubblicata dalla BBC, colpisce soprattutto i millennial.
“L’emergenza sanitaria ha drasticamente cambiato lo stile di vita di milioni di italiani soprattutto in relazione allo smart working che ha causato un aumento della sedentarietà e delle problematiche posturali – ha spiegato la dott.ssa Angela Amodio, fisioterapista specializzata in neuroriabilitazione – Rimanere seduti per ore e ore in una posizione scorretta provoca un intorpidimento muscolare che può portare a patologie più acute come cervicalgia, crisi vagali, nausee e vertigini”.
Ecco allora i 10 consigli per prevenire e curare le patologie legate allo smart working:
1. Fare una pausa almeno ogni 30 minuti e muoversi in giro per la casa: è fondamentale per evitare una stasi muscolare legata a prolungati periodi di inattività e rimettere in moto la circolazione sanguigna.
2. Munirsi di una sedia adeguata al tratto lombare: le posture scorrette sono spesso dovute a postazioni non ergonomiche. Utilizzare una sedia da ufficio oppure autotrattarsi con cuscini o rialzi che allineino le vertebre è utile a prevenirle.
3. Attenzione allo sguardo fisso rivolto verso il PC: lo schermo andrebbe tenuto alla stessa altezza degli occhi in modo da evitare disturbi astenopici e rigidità nel tratto cervicale.
4. Effettuare esercizi dinamici di mobilità: compiere il cosiddetto “allenamento da scrivania” innalzando le braccia verso l’alto o effettuando degli squat aiuta a mantenere attivo il comparto muscolare.
5. Creare uno spazio di lavoro adeguato: è consigliabile lavorare seduti con le braccia appoggiate sulla scrivania, favorendo il giusto distanziamento tra i polsi ed evitando di lavorare sulla poltrona o sul letto.
6. Non sottovalutare l’importanza di un regime alimentare equilibrato: la prevenzione inizia a tavola con una dieta sana che prediliga fibre, frutta e verdura in modo da combattere la sedentarietà prolungata e il rischio di sovrappeso.
7. Creare una routine mattutina rilassata: è consigliabile mantenere ritmi e orari regolari, iniziando a lavorare o studiare all’orario consueto e terminando alla stessa fascia oraria.
8. Idratarsi è fondamentale: tenere sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua aiuta a regolare la temperatura corporea, favorisce la digestione e l’eliminazione di tossine in eccesso.
9. Assumere una giusta postura anche a letto: riposare bene aiuta a essere meglio concentrati e produttivi. Per questo motivo è consigliabile dormire in posizione supina con un cuscino sotto le gambe oppure di fianco con un cuscino tra le gambe.
10. Un valido aiuto arriva, per esempio, dalla laserterapia: grazie al processo di fotobiomodulazione della Theal Therapy è possibile recuperare in tempi brevi da lombalgie e altre problematiche posturali.
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