Come riaprire la seconda casa in sicurezza

Notizie & curiosita'
[ 11/06/2020 ]  

Ora che abbiamo la libertà di spostarci, chi ha la fortuna di possederla può raggiungere la seconda casa, al mare ai monti o dove essa si trovi. È l’occasione di un piacevole e a lungo sospirato soggiorno, da iniziare però con il piede giusto, seguendo cioè alcune semplici precauzioni, per riaprire le seconde abitazioni all’insegna del massimo comfort, e in sicurezza. Per questo saranno utili i consigli di MCE Lab, la piattaforma di MCE Mostra Convegno Expocomfort dedicata ai temi del comfort residenziale, dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. Ecco i controlli da fare.
 
Verificare la pressione dell'impianto idrico di riscaldamento: se si tratta di un impianto autonomo, attraverso il termo manometro della caldaia; in caso di impianto centralizzato è sufficiente controllare che non ci sia aria nei termosifoni, aprendo le valvoline disaeratrici, montate sui singoli corpi scaldanti, che servono appunto per lo sfogo dell’aria.
Pulire i filtri della rete idrica: se ci sono filtri sull'impianto si possono semplicemente smontare, pulire e rimontare senza utilizzare prodotti specifici; in caso di filtri autopulenti è sufficiente effettuare la pulizia seguendo le istruzioni del produttore.
Arieggiare abbondantemente gli ambienti, facendo scorrere acqua fredda da tutti i rubinetti di casa.
 
Particolare attenzione va prestata se l’abitazione è dotata di un termoaccumulo di ACS (Acqua Calda Sanitaria), vale a dire il boiler di casa. Se questo è inattivo da molto tempo, è doveroso effettuare uno shock termico per prevenire la formazione di batteri. Ecco come procedere: si imposta l'accumulo a +65/70°C, alzando la temperatura dello stoccaggio e programmando elettronicamente il miscelatore termostatico. Raggiunta la temperatura, il consiglio è di aprire poi, uno alla volta, tutti i rubinetti di casa, facendo scorrere l’acqua calda, verrano così sterilizzate le tubature ed eliminati i batteri che si possono essere formati durante il periodo di inattività.

A proposito di ACS, è utile precisare che se si tiene l'accumulo a temperature inferiori, l'azione dello shock termico va ripetuta una volta alla settimana, per prevenire il batterio della legionella; se la casa si trova in un complesso dotato di produzione di ACS centralizzata, sarebbe utile tener la temperatura degli accumuli a +65°C, fornire la rete di distribuzione (già in fase di progettazione) di una valvola termostatica elettronica provvista di un sistema di trattamento di shock termico, e seguendo le istruzioni del produttore, impostare una volta alla settimana la disinfezione della rete in orari in cui difficilmente si usa acqua calda per mantenere alta la qualità dell'acqua distribuita.


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