Quanto rimane attivo il Covid su superfici e oggetti?

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[ 22/01/2021 ]  

Igiene delle mani, distanziamento sociale, pulizia e possibilmente disinfezione di superfici e oggetti, sono fondamentali pratiche di prevenzione anti pandemia. Perché il virus rimane attivo nell’ambiente che ci circonda.

Le mascherine, che opportunamente siamo obbligati a indossare, ci ricordano che il Covid-19, o virus SARS-CoV-2, si trasmette attraverso le invisibili goccioline (droplets) dal diametro di 5 micron (0,005 millimetri) che diffondiamo con la respirazione, mentre parliamo, con gli starnuti e attraverso i colpi di tosse. Dal distanziamento sociale di almeno un metro, che dobbiamo osservare, abbiamo anche imparato che quelle goccioline, potenzialmente infette, sono in grado di percorrere una distanza generalmente inferiore a un metro. Possono quindi raggiungere cose e persone presenti in quel raggio d’azione. Da qui la raccomandazione a lavarci spesso le mani, potenzialmente possono entrare in contatto con superfici contaminate, veicolando il virus nel nostro organismo attraverso naso, bocca, occhi. Ma quanto rimane attivo il virus sulle superfici?

Un Rapporto dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) fornisce una tabella indicativa su queste tempistiche, relativamente a superfici e materiali con cui abitualmente ci capita di entrare in contatto.

 

Sulla carta  da stampa e velina  le particelle virali infettanti sono state rilevate fino a 30 minuti dalla contaminazione; dopo 3 ore non sono più state rilevate.

 

Sul tessuto queste particelle sono state rilevate fino a 1 giorno dalla contaminazione, e non più dopo 2 giorni.

 

Su banconote e vetro la presenza delle particelle virali infettanti è stata rilevata fino a 2 giorni dopo la contaminazione; non più rilevata dopo 4 giorni.

 

Su acciaio inox e plastica le particelle virali infettanti sono state rilevate fino a 4 giorni dalla contaminazione; non più rilevate dopo 7 giorni.

 

Sulle mascherine chirurgiche le particelle sono state rilevate fino a 4 giorni dalla contaminazione, dopo 7 giorni non sono state più rilevate; nello strato esterno invece le particelle virali sono risultate presenti fino a 7 giorni dalla contaminazione.

 

Dunque, come viene evidenziato dalle rilevazioni del rapporto dell’ISS, si conferma che il lavaggio frequente delle mani, la sostituzione delle mascherine chirurgiche e la pulizia regolare seguita dalla disinfezione delle superfici e degli ambienti interni, “rivestono un ruolo cruciale nella prevenzione e contenimento della diffusione del virus”.


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