Cani e gatti dopo il lockdown: rischio solitudine. Ecco cosa fare

Notizie & curiosita'
[ 26/06/2021 ]  

Ebbene sì, esiste la ‘Giornata Mondiale del Cane in Ufficio’. La notizia all’inizio può far sorridere, specialmente per chi non possiede un fedele amico a quattro zampe e dunque non immagina di cosa stiamo parlando. Un animale domestico ha benefici influssi sulla qualità della vita del suo padrone, incluso il lavoro. Studi dimostrano che il cane in ufficio favorisce una maggiore concentrazione, più motivazione e attenzione. Inoltre, chi porta spesso il proprio cane sul posto di lavoro è meno stressato, manifesta una maggiore soddisfazione nella gestione casa-lavoro. In questo senso, lo smart working è stata una opportunità per godere dei positivi influssi dei nostri amici pelosi, lavorando. Anche perché non è abitudine così frequente poter andare al lavoro coni il cane al guinzaglio. E adesso, che tutto riparte, anche la presenza in ufficio, che cosa sarà dei nostri animali domestici, gatti compresi?

 

Abbandono post-pandemia

Cani e gatti di casa possono soffrire dei cambiamenti tanto quanto noi. Per sapere come gestire la situazione, in occasione della Giornata mondiale del cane in ufficio, Purina - azienda attiva nel petcare - in collaborazione con Maria Chiara Catalani, medico veterinario, presidente di SISCA (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale), fornisce alcuni consigli su come gestire al meglio questa nuova ripartenza, e gli eventuali conseguenti stress dei nostri animali domestici. L’azienda promuove dal 2015 la ‘Pets at Work Alliance’, un progetto per accompagnare 200 aziende nel processo di diventare “pet friendly”.  Ripartenza significa ricominciare a uscire abitualmente di casa, dopo mesi di forzata stanzialità domestica a cui i nostri cani e gatti si erano felicemente abituati; la separazione dal proprio padrone è per loro la maggior fonte di disagio.

 

 

Come gestire i cani

Abituati a un mondo molto più tranquillo e silenzioso, con poche macchine e ancor meno persone in giro, ma soprattutto beati della nostra presenza quotidiana il cane appagava il suo gran bisogno di stare con il padrone. Per accompagnarlo alla ripresa, nostra, ecco i consigli dell’esperta.

 

  1. ABITUALO A RITROVARE LA SUA AUTONOMIA. Puoi cominciare con una separazione o un’uscita molto breve, dopo averlo aiutato a rilassarsi in un suo spazio, ad esempio con uno snack sul suo cuscino preferito, recati in una stanza diversa o scendi un attimo a prendere la posta. In questo modo il distacco sarà più graduale e meno traumatico.

 

  1. DEDICAGLI IL TEMPO NECESSARIO. Prima di uscire per una assenza prolungata portalo a fare una lunga passeggiata divertente, rilassante e gratificante. Al rientro farà il suo pasto in tua compagnia, poi lo aiuterai a rilassarsi sul suo cuscino, magari offrendogli uno snack appetitoso, e poi lo saluterai chiedendogli di aspettare tranquillo.

 

  1. UN PROCESSO GRADUALE. Nel caso il cane mostrasse segni di ansia in tua assenza – come abbaiare, ansimare, distruggere oggetti o altro – provvedi a rendere ancora più graduale la riconquista di autonomia cercando un dog sitter o un asilo per cani, affinché anche la sua ripartenza possa essere serena.

 

  1. SE LA TUA AZIENDA ADERISCE A “PETS AT WORK”. Se avrai la possibilità di portarlo in ufficio con te, considera che potrebbe sentirsi un po’ scombussolato nel rivedere i tuoi colleghi o altri cani in ufficio. Riservagli uno spazio tutto suo accanto alla scrivania e segui i suoi tempi: agevolalo se ti chiede di andare a salutare qualcuno o, al contrario, di sottrarsi dal contatto.

 

  1. PRESTA MOLTA ATTENZIONE, ANCHE IN UFFICIO. Durante le ore condivise in ufficio con il tuo cane, accertati che sia rilassato e se avesse bisogno di uscire più volte non preoccuparti, potrebbe essere un suo modo per ritrovare energie e calma per metabolizzare il cambiamento. Puoi aiutarlo portando con voi il suo cuscino preferito, uno snack da consumare con calma mentre lavori, una copertina o un gioco che lo aiuti a rilassarsi.

 

  1. RISPETTA I SUOI RITMI. Che debba aspettarti a casa o seguirti in ufficio, non dimenticare che per attendere sereno ha bisogno di sentirsi prima di tutto gratificato. Quindi è importante dedicare tempo alle passeggiate di qualità, al gioco, al pasto, alle coccole. Preparalo a rilassarsi perché possa sopportare meglio la noia o quel pizzico di tremore nel vederti dopo tanto tempo uscire di casa o concentrarti sul lavoro in ufficio.

 

 

Come gestire i gatti  

Il gatto, a differenza del cane, apprezza tanto il rapporto con il padrone quanto la possibilità di rilassarsi e godersi la casa in solitaria beatitudine. Dunque potrebbe aver accumulato un po’ di stress per la mancanza dei “suoi spazi” oppure, al contrario, aver sviluppato un forte attaccamento. Per prima cosa, quindi, bisogna valutare quale comportamento ha sviluppato, per poterlo aiutare al meglio a ripartire con una nuova routine.

 

  1. RITROVARE L’AUTONOMIA. Il tuo gatto si è abituato a stare molto tempo vicino a te, a partecipare alle video-call, a stazionare sulla scrivania durante lo smart working? Attenzione, dovrai prepararlo gradualmente a momenti di autonomia. Mentre sei in casa, ad esempio, aiutalo posizionando snack e sorprese da scovare, magari dentro a scatole e scatoloni in stanze diverse da quella in cui lavori. Questo favorirà una graduale riconquista della sua autonomia, e sarà pronto quando ti vedrà mancare per alcune ore da casa.

 

  1. GESTIRE IL NERVOSISMO. Hai un gatto che ha accusato un po’ di nervosismo durante le giornate trascorse in casa? In questo caso oltre ad arricchire l’ambiente con qualche attività di gioco, è importante lasciare del cibo secco a disposizione per le ore di assenza, acqua fresca e lettiera pulita. Sarà ben lieto di godersi le sue ore di autonomia, da padrone di casa assoluto.

 

  1. EVITARE LA COMPAGNIA A TUTTI I COSTI. La convivenza tra gatti in un ambiente chiuso non è sempre di facile gestione, a meno che i conviventi non siano cresciuti insieme. È sconsigliabile introdurre un secondo gatto in casa per “fare compagnia” al residente in previsione di assentarsi per qualche ora al giorno. Molto probabile, per il gatto padrone di casa, che risulti fastidioso, talvolta traumatico.

 

  1.  PICCOLI PASTI PIÙ VOLTE AL GIORNO. Durante il lockdown, il gatto potrebbe essersi abituato a spiluccare con maggiore frequenza durante la giornata, abitudine peraltro etologicamente corretta per un felino domestico. Organizzati con dispenser per il cibo secco e con ciotole con timer per l’umido, così che possa continuare a mangiare piccoli pasti più volte al giorno e non si innervosisca perché non trova i suoi spuntini in tua assenza.

 

  1. PASSATEMPO: IL GIOCO PREDATORIO. Il gioco predatorio è molto gratificante per il gatto che vive esclusivamente in casa. Perciò, per rendere le giornate solitarie più divertenti, puoi seminare per la casa qualche scatola, e tutto ciò che possa stimolare il gatto a “catturare” palline di carta, i suoi giocattoli o piccoli snack. Lo troverai decisamente più felice ed appagato al tuo rientro.

Galleria fotografica


Immagine Cani e gatti dopo il lockdown: rischio solitudine. Ecco cosa fare 1


Condividi questa pagina :

Torna indietro