Il frigorifero va nello spazio

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[ 24/07/2021 ]  

Con il recente anniversario del primo sbarco sulla Luna e i primi voli fuori dall’atmosfera terrestre, è tornato un forte interesse verso lo spazio e si è affacciata anche la possibilità di un vero e proprio “turismo spaziale”. L’esplorazione dello spazio ha da sempre chiamato l’uomo a grandissime sfide ma anche a risolvere delle questioni molto pratiche. Oltre al viaggio in sé, infatti, i programmi spaziali si sono dovuti occupare di offrire agli astronauti una corretta alimentazione per affrontare una permanenza prolungata nello spazio. In assenza di gravità e con degli spazi ridotti, anche la fornitura e la conservazione del cibo devono essere attentamente studiate.

Verso la fine degli anni ‘50, la NASA si rivolse così a Whirlpool Corporation chiedendole di realizzare quella che divenne la prima "cucina spaziale” e il primo “cibo spaziale”, per supportare tre astronauti per una missione di 14 giorni. L’azienda ideò una cucina completa che comprendeva un frigorifero termoelettrico in miniatura, un congelatore, un forno, un sistema per riscaldare l'acqua, uno spazio per conservare il cibo e un’unità di smaltimento per i rifiuti secchi e umidi.  Per gestire l’assenza di gravità, inoltre, gli ingegneri idearono anche un sistema di tubi che permetteva agli astronauti di assumere direttamente il cibo. Tra il 1957 al 1973 Whirlpool ha lavorato a 300 contratti per la produzione di “cucine spaziali”, non solo per la missione Apollo ma anche per Gemini e Skylab.

La collaborazione con il programma spaziale degli Stati Uniti è continuata fino ad oggi portando a una nuova idea per conservare il cibo in modo prolungato. Gli ingegneri di Whirlpool si sono uniti al team di ricercatori di Purdue University e, con il produttore di compressori Air Squared, hanno sviluppato un elettrodomestico innovativo: un particolare frigorifero progettato per funzionare anche in assenza di gravità, pensato per le prossimie missioni spaziali, incluse possibili spedizioni su Marte.   

Un progetto complesso dal punto di vista tecnico perché, senza gravità, non basta un semplice elettrodomestico da casa e non è possibile sfruttare allo stesso modo i liquidi o i gas necessari per il raffreddamento. Per questo Air Squared ha pensato di utilizzare un compressore che funziona senza olio, un componente fondamentale per sostenere le condizioni dello spazio aperto, e ha chiesto agli ingegneri di Whirlpool di sviluppare un frigorifero per poterlo testare, data la loro esperienza nella refrigerazione.

Una volta sviluppato il prototipo, sono stati realizzati dei test a gravità zero per valutare il funzionamento. Test effettuati a bordo di un aeroplano che ha simulato l’assenza di peso attraverso particolari manovre acrobatiche. I dati dei test effettuati lo scorso maggio, sono stati utilizzati per la progettazione e il miglioramento del frigorifero, che ha le dimensioni di un forno a microonde, e hanno portato a risultati molto incoraggianti. Il prossimo passo del progetto potrebbe essere quello di installare il frigorifero sulla Stazione Spaziale Internazionale per ulteriori verifiche per iniziare una nuova fase della refrigerazione nello spazio.


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Immagine Il frigorifero va nello spazio 1
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