La salute mentale curata con lo smartphone
Chiunque abbia visto il film “Perfetti sconosciuti” ricorda ancora il brivido lungo la schiena quando arriva la scena dello scambio dei cellulari. Il terrore che il nostro partner ci chiedesse di fare lo stesso ci ha accompagnato per giorni interi dopo la visione del film, inutile negarlo. Dagli U.S.A. arriva una notizia che ricorda vagamente la pellicola in questione, anche se in questo caso l’idea di rendere pubblici i dati contenuti nello smartphone avrebbe solide basi scientifiche.
Alcuni ricercatori stanno studiando strumenti che potrebbero fornire ai terapeuti un flusso pressoché continuo di informazioni sui pazienti tra una sessione e l’altra. Per intervenire, se necessario. Le app attualmente in sviluppo potrebbero aiutare a curare la depressione, l'ansia e altri piccoli disturbi. “Non stiamo usando la tecnologia per sostituire le cure bensì per aumentarle, collaborando con i pazienti per portare nuovi preziosi dati nel corso della visita terapeutica e offrire un maggiore supporto ai pazienti tra una visita e l’altra" afferma John Torous, psichiatra e direttore della Divisione di Psichiatria Digitale presso il Beth Israel Deaconess Medical Center.
Naturalmente, questa visione funziona solo quando i pazienti sono disposti a fornire dati personali al proprio terapeuta, ma sembra che una grossa fetta di utenti sia ben disposta ad aprire la porta ai fornitori di servizi sanitari dato che la pandemia di Covid aveva già trasformato una videochat con il proprio terapeuta nella normalità, abbattendo una sostanziale barriera della privacy.
Il team del Dr. Torous ha sviluppato una app chiamata mindLAMP che mira a dipingere un quadro completo dello stato mentale del paziente. Utilizzando i sensori dello smartphone, l'app raccoglie "biomarcatori digitali" - come tempo di utilizzo, sonno, passi - oltre a raccogliere informazioni dai pazienti sotto forma di brevi sondaggi e test cognitivi.
Esaminando i dati, i medici potrebbero notare che i pazienti svolgono meno attività salutari legate all'esercizio fisico, al sonno e alla piena coscienza delle loro azioni, e notare che il loro umore cambia di conseguenza. I risultati della ricerca hanno mostrato che i dati dello smartphone offrono nuove informazioni sulla salute mentale, in particolare sul modo in cui la mancanza di sonno e di esercizio fisico ha influenzato i sintomi depressivi e di ansia.
Anche le cure contro la schizofrenia potrebbero migliorare tramite una app. Il Dr. Daniel Fulford, psicologo e assistente professore alla Boston University, sta sviluppando “Motivation and Skills Support” per fornire un tipo di assistenza mirata agli obiettivi sociali. In uno studio pubblicato all'inizio di quest'anno, 31 partecipanti con una diagnosi di schizofrenia che stavano assumendo farmaci hanno utilizzato l'app per otto settimane, fissando un obiettivo sociale, come ad esempio fare nuove amicizie. Sono state inviate notifiche due volte al giorno, inclusi questionari su umore e motivazione, oltre a feedback automatici sui progressi degli obiettivi e messaggi incoraggianti. Ad esempio, quando i partecipanti hanno segnalato una scarsa motivazione a lavorare per raggiungere i propri obiettivi, l'app ricorda loro le esperienze sociali positive che hanno riportato nelle precedenti interazioni con l'app. Nel complesso, i partecipanti hanno mostrato successivamente miglioramenti nella loro socialità.
A Los Angeles, presso l’Università della California, i terapeuti utilizzano anche l'analisi vocale per riconoscere modelli nel tono o nelle parole che indicano che un paziente con una grave malattia mentale potrebbe essere diretto verso una crisi, e ricorrendo ad algoritmi di apprendimento automatico. I ricercatori del Jane and Terry Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior dell'UCLA hanno creato un sistema chiamato MyCoachConnect, che utilizza una app di risposta vocale interattiva per raccogliere i rapporti dei pazienti sul loro stato d'animo e analizzare le loro voci nel tempo.
Sebbene siano necessari ulteriori studi per determinare l'utilità dei dati provenienti da smartphone, ricerche e app mobili per la terapia della salute mentale saranno di grande aiuto per pazienti e terapeuti nell’immediato futuro. Ci sono casi in cui la rinuncia alla privacy può essere un giusto prezzo da pagare, per migliorare la propria salute mentale.
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