8 febbraio: la Giornata per la Sicurezza su Internet

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[ 07/02/2022 ]  

Ogni anno, dal 2004, ricorre in febbraio la Giornata Mondiale per la sicurezza in Internet, istituita e promossa dalla Commissione Europea. Quest'anno cade l'8 febbraio.. È una iniziativa importante che ci obbliga a prestare attenzione al problema della violenza che si consuma in Rete, efficacemente rappresentata dal fenomeno del cyberbullismo. Sono i ragazzi, anche piccoli, ad essere più a rischio, la generazione nata con il cellulare in mano che vive molta parte della sua giornata sulla Rete. Secondo una ricerca dell’Osservatorio scientifico del Movimento Etico Digitale, riportata dal Sole24Ore, i ragazzi - maschi e femmine tra gli 11 e i 18 anni - passano connessi più di quattro ore al giorno: sui social a guardare video, ascoltare musica e altro. La didattica a distanza e l’isolamento forzato degli ultimi periodi hanno certo favorito un uso più intenso della Rete, senza però costruire una maggior consapevolezza del mondo digitale. Invece, la conoscenza è l’arma fondamentale per evitare, ad esempio, di essere vittime di cyberbullismo e dei suoi devastanti effetti, specialmente su bambini e adolescenti. Dal 2017, la legge contro questa forma di sopruso digitale (n.7/2017) ha introdotto strumenti come l’oscuramento entro 48 ore del contenuto ingiurioso pubblicato online, l’istituzione di un docente nelle scuole che coordini attività di prevenzione e contrasto al cyberbullismo, l’obbligo da parte degli insegnanti - in quanto pubblici ufficiali - di denunciare i reati commessi o subiti dagli studenti che sono responsabili a partire dai 14 anni di questo tipo di reato. Educare, rendere consapevoli, insomma conoscere, è la strategia indicata dagli esperti e dal buonsenso, una pratica a cui tutti siamo chiamati, dalla famiglia alla scuola al mondo del lavoro, in difesa dei più piccoli, ma anche utile a tanti adulti.

Se lo conosci non ti uccide 
La Polizia Postale, che si occupa di Internet, in collaborazione con il Ministero delle Comunicazioni e le associazioni degli Internet providers, ha realizzato ’Internet e Minori’, una sorta di manuale con consigli utili ad orientare i genitori al controllo e all’educazione digitale dei propri figli. Spesso si dimentica che la Rete è un mondo virtuale popolato da adulti reali: a nessun genitore responsabile verrebbe in mente di lasciare deliberatamente solo suo figlio piccolo o adolescente in mezzo a una folla di gente sconosciuta, magari anche non proprio raccomandabile. Ecco alcuni dei consigli della Polizia Postale, che riporta sul suo sito la versione integrale di questo codice di comportamento.

Insegnate ai bambini più piccoli l’importanza di non rivelare in Rete la loro identità. Spiegategli che è importante per la loro sicurezza e per quella di tutta la famiglia non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici).

Controllate i più piccoli affiancandoli nella navigazione in modo da capire quali sono i loro interessi e dando consigli sui siti da evitare e su quelli da visitare. Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Sarà più facile controllare i siti visitati, senza farli sentire “sotto controllo”.

Impostate la “cronologia” in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati. Controllate periodicamente il contenuto dell´hard disk del computer.

Insegnate ai vostri figli preadolescenti e adolescenti a non accettare mai di incontrare, magari di nascosto, qualcuno che hanno conosciuto in Rete, spiegandone i motivi e il fatto che spesso proposte attraenti nascondono propositi criminali. 

Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro pc e chi lo utilizza.

Insegnate ai bambini a non rispondere a messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo e, allo stesso tempo, invitarli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente in rete.

Cercate di stare vicino ai bambini quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat.

Non lasciate troppe ore i bambini e i ragazzi da soli in Rete. Stabilite quanto tempo possono passare navigando su Internet: limitare il tempo che possono trascorrere on-line significa limitare di fatto l'esposizione ai rischi della Rete.

Usate software "filtri" con un elenco predefinito di siti da evitare. É opportuno però verificare periodicamente che funzionino in modo corretto e tenere segreta la parola chiave.

Anche in un mondo così innovativo e rivoluzionario come quello virtuale, la regola più efficiente per contrastare il problema richiama a un comportamento fondamentale dell’essere genitori: stare vicino ai propri figli. ’La migliore garanzia di tutela per i minori è non lasciarli soli in un ambiente popolato da adulti come la Rete”, senza dimenticare che gli adolescenti di oggi saranno i cittadini e gli internauti di domani.


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