Animali domestici e tecnologia, un rapporto sempre più stretto

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[ 13/12/2022 ]  

Dalla ricerca di Samsung “2022 Pet Living Study” sulla vita degli animali domestici emerge come l’incremento della presenza di animali da compagnia nelle case d’Europa stia ridefinendo le scelte in fatto di tecnologia e il modo di vivere la casa. Oltre metà delle persone coinvolte nel sondaggio a livello europeo ritiene che la tecnologia possa contribuire ad aumentare il benessere dei propri animali domestici (56%) e in Italia lo pensa il 62% del campione. La tecnologia ha anche il merito di mantenere gli amici a quattro zampe più attivi (56%), migliorare la loro salute (52%) e/o a ridurre l’ansia da separazione (52%). La tecnologia “pet-friendly” è sempre più richiesta: più della metà degli intervistati (52%) ritiene infatti che i dispositivi o gli elettrodomestici presenti nelle case intelligenti dovrebbero esserne dotati di default. Ne sono convinti soprattutto gli italiani (59%). 

Membri della famiglia

Dal sondaggio è emerso come per almeno due terzi (63%) degli intervistati gli animali da compagnia siano considerati veri e propri membri della famiglia. Considerati alla stregua di figli, non sorprende che gli animali d’affezione abbiano un ruolo sempre più importante nell’organizzazione della nostra vita domestica, influenzando anche le principali scelte di acquisto: quasi la metà (47%) degli intervistati ha ammesso di avere modificato l’abitazione per adattarla ai propri animali domestici; quasi un terzo (32%) ha ammesso che l’avere un animale ha condizionato l’acquisto di un nuovo elettrodomestico; una percentuale simile (30%) ha affermato inoltre che la presenza di un animale da compagnia ha influenzato la scelta del proprio device tecnologico personale. Solo in Italia, ne è convinto il 36% del campione coinvolto In base al sondaggio, i proprietari di animali domestici amanti della tecnologia vorrebbero sfruttare quest’ultima per fare pulizia, dopo il passaggio dei loro pelosi, con l’aspirapolvere (53%), dar loro da mangiare tramite dispenser automatici di cibo (49%) e usare rilevatori di posizione per monitorare i loro movimenti (48%). Chi dichiara di usare già la tecnologia per badare ai propri animali da compagnia individua tra le ragioni principali: garantire la sicurezza degli animali stessi (36%), la propria tranquillità (36%) e comodità (33%).

Animali sani e felici, costi quel che costi

Nonostante una progressiva contrazione nelle spese delle famiglie dovuta al caro-vita, quando si tratta degli amici pelosi, gli europei non sono disposti a scendere a compromessi. Una percentuale altissima degli intervistati (59%) ha affermato di non avere intenzione di tagliare la spesa complessiva per i propri animali d’affezione, mentre la maggioranza (61%) ha dichiarato che farebbe altri sacrifici prima di considerare l’idea di ridurre l’importo dedicato agli acquisti per loro. I proprietari coinvolti nel sondaggio sarebbero disposti a tagliare qualsiasi spesa, dai beni di prima necessità come le utenze (27%) e le uscite con gli amici (40%) prima di lesinare su quelle per i loro compagni del regno animale. In Italia, i rincari sui consumi si fanno forse sentire maggiormente, ma più di un quarto (26%) dei rispondenti dichiara comunque che manterrà inalterate le spese per i propri pets. 

La solitudine: la principale preoccupazione dei proprietari 

Con il ritorno al lavoro in presenza dopo la pandemia, per molti è diventato un cruccio lasciare gli animali a lungo a casa da soli. Quasi la metà (46%) degli intervistati ha affermato di temere che i propri animali si sentano soli, una percentuale che aumenta tra giovani: la metà (50%) dei proprietari tra i 18 e i 34 anni ha ammesso di avere questo timore.  In effetti, la paura che i propri amici pelosi si sentano soli e si annoino è più sentita rispetto a quelle legate alle spese da affrontare per accudirli o per rimediare a eventuali danni all’abitazione, ai mobili o al giardino. Due intervistati su cinque (40%) hanno dichiarato di essere più preoccupati per i propri animali ora che sono venute meno le restrizioni del Covid. Molti proprietari cercano quindi aiuto nella tecnologia: circa la metà (48%) degli intervistati la utilizza infatti per far sì che i propri animali non soffrano la solitudine. 

Il futuro della tecnologia per gli animali domestici

I proprietari di animali da compagnia sono ottimisti circa i benefici che la tecnologia può offrire alla vita dei loro piccoli amici. Ma si tratta di un ottimismo cauto: i proprietari desiderano essere certi che i loro animali domestici siano protetti in un mondo digitale, proprio come avviene per i dispositivi personali degli umani. Ciononostante, lo studio mostra un desiderio di innovazione continua fra i pet-owners. Più di tre su cinque intervistati (62%) pensa che le funzionalità pet-friendly siano importanti come quelle a misura di bambino, mentre circa la metà (49%) desidera che vengano sviluppate in futuro ulteriori tecnologie ideate per gli amici a quattro zampe. “Le nostre case stanno diventando più intelligenti e meglio connesse - ha commentato Ilyena Hirskyj-Douglas, docente di Interazione Animale-Computer all’Università di Glasgow, che ha collaborato allo studio - e il modo in cui ci prendiamo cura dei nostri animali continuerà a essere rivoluzionato da nuove tecnologie smart costruite non solo intorno alle nostre vite e abitudini quotidiane, ma anche alle vite degli animali con cui condividiamo le mura domestiche. Con la crescente adozione di dispositivi intelligenti da parte delle nuove generazioni e con l’aumentare delle persone che possiedono animali, il passo successivo è naturalmente la progettazione di tecnologie smart in funzione degli animali domestici”.


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