Ecco la mia giornata passata a controllare i consumi di casa

Notizie & curiosita'
[ 18/12/2022 ]  

Ormai ogni volta che attacco la spina a qualcosa ho il terrore della bolletta che arriverà. Sono diventato talmente maniaco del risparmio energetico che ho cercato un modo per scoprire il mio fabbisogno durante una giornata tipo. Per raggiungere questo scopo ho acquistato una presa intelligente al costo di una ventina di euro e, collegandola di volta in volta, mi sono creato la mia personale tabella. I dati che seguono sono frutto di questo metodo sperimentale: ho calcolato l’assorbimento tramite lo smart plug e ho moltiplicato il dato ottenuto per 0,51 centesimi di euro, il prezzo attuale del kWh per il mercato tutelato secondo l’autorità regolatrice ARERA. Se anche voi siete curiosi, seguitemi nel mio delirio.

Ore 8.00 di un giorno non lavorativo. Per prima cosa accendo la stufetta in bagno per potermi fare la doccia senza andare in ipotermia. La imposto sulla modalità ECO che mi fa registrare un consumo istantaneo di 800W. Dopo circa 20 minuti, la stufetta ha assorbito 0,1 kWh. Ho pagato circa 5 centesimi, direi che è il prezzo giusto per non avere i brividi.

Ore 8.30. Caffè in capsula con la macchinetta e una tazza di latte riscaldata al microonde hanno avuto un comportamento parsimonioso secondo la mia presa intelligente: entrambi hanno consumato appena 0,001 kWh. Direi trascurabile anche dal punto di vista della bolletta: caffè e microonde promossi a pieni voti!

Accendo il PC per leggere qualche notizia, poi lo dimentico acceso. Ho un PC fisso che – ho scoperto - assorbe 100W circa quando è in stand-by. Solo lasciandolo acceso un paio d’ore con lo screen saver, tra PC e monitor ho speso 10 centesimi di euro [0,2kWh], più che per la stufetta in bagno! Direi che questa è una brutta abitudine da perdere assolutamente.

Ore 9.00. Mi accorgo di avere il cellulare quasi completamente scarico (5% di batteria), fortuna che ho la ricarica rapida, lo collego al caricabatterie da 45W per un’oretta e registro un consumo di 0,02 kWh, circa 1 centesimo per avere il mio fedele compagno al fianco tutto il giorno. Onesto. 

Prima di uscire a fare la spesa lascio lo smart plug collegato al tv, voglio proprio vedere quanta energia divora il famigerato stand-by dell’apparecchio. In effetti, al mio ritorno dopo un paio d’ore, ho constatato che il tv assorbe un paio di Watt l’ora anche se è spento, per cui ho speso 1 centesimo di euro senza utilizzarlo. E chissà quanti elettrodomestici hanno la scheda elettronica in stand-by in questo momento! Inizio a sudare freddo…

Ore 11.00, accendo la lavatrice. Ho una 9 kg in classe B e l’oblò è a pieno carico. Il lavaggio (cotone) dura circa 1 ora e 40 minuti e al termine della centrifuga registro un consumo di 0,49 kWh. Ho speso più o meno 25 centesimi per non lavare a mano un sacco di panni. Direi che è più che onesta come cifra. Scopro anche qui che la scheda elettronica della lavatrice richiede un paio di Watt per restare in stand-by: tutto ciò è un incubo.

Ore 12.00. Per distendere i nervi chiedo ad Alexa di trasmettere un po’ di musica, nel frattempo cucino. Il dispositivo Echo chiede 0,03 kWh per un’oretta di musica, poco più di un centesimo, facendosi perdonare per tutto quello che mi ha consumato in stand-by finora.

Ore 13.00. La mia lavastoviglie, classe D, termina il lavaggio rapido a cui l’ho sottoposta per pigrizia. Potevo lavare i piatti a mano, ma ho preferito sfruttare questa lussuosa comodità che mi è costata 47 centesimi [0,92 kWh]. Da domani: olio di gomito.

Ore 14.00. Finalmente un po’ di relax. Faccio una partita al computer con un gioco sparatutto in prima persona di ultima generazione. Già mi accorgo dal rumore delle ventole di raffreddamento che sto chiedendo al mio elaboratore un bel po’ di potenza in più rispetto al solito. Infatti il consumo istantaneo me lo conferma: 280 W. Dopo aver fatto una strage di persone (nel gioco, intendiamoci) ho prelevato dal mio contatore 0,25 kWh: circa 13 centesimi di euro. Sempre più della stufetta in bagno, ma una volta in sala giochi si spendeva molto di più. Ogni tanto una partitella me la potrò concedere.

Ore 15.00. Dopo il divertimento, è giunto il momento di impegnarsi nelle faccende di casa. Prima il dovere, poi il piacere, dicevano i nostri nonni, ma io non li ho mai ascoltati, ed è per questo che mi trovo a stirare una montagna di panni a metà pomeriggio. Metto il ferro da stiro (con caldaia) in modalità ECO e noto con piacere che assorbe solo 800 W, il che mi porta a chiedere alla mia rete elettrica 0,89 kWh per quaranta minuti scarsi di stirata. Altri 45 centesimi del mio salvadanaio se ne sono andati per il ferro da stiro, almeno l’avesse fatto lui il lavoro!

Ore 16.00. Continuo le faccende domestiche passando l’aspirapolvere. Ho un vecchio apparecchio con il filo di quelli color verde che vendevano porta a porta, però funziona benissimo. Purtroppo, solo adesso mi accorgo che alla massima potenza assorbe 1,00 kWh! Dopo circa venti minuti per passarlo in ogni angolo della casa ho speso 17 centesimi [0,34 kWh]. Calcolando che la passo un giorno sì e l’altro no, mi sa che mi conviene comprare al più presto un aspirapolvere a batteria.

Tutti questi elettrodomestici nella mia testa iniziano a prendere le sembianze di tanti piccoli mostriciattoli parassiti che vivono nell’ombra in attesa di succhiarmi l’elettricità. La mia mente vacilla. Devo assolutamente uscire a fare due passi. Non prima di aver verificato di aver spento tutte le luci! Anzi, chissà quanto consumano le mie luci di casa: sono tutte nuove lampade LED, non dovrebbero chiedere molta energia. Tornato dalla passeggiata, decido di affrontare il problema di petto: accendo tutte le lampadine che ho in casa, poi scendo in cantina a controllare il consumo istantaneo dal mio contatore. Con una gocciolina di sudore che si raffredda sulla fronte, vedo la cifra di 0,320 W e tiro un sospiro di sollievo. Vuol dire che tutti i miei lampadari accesi (più quegli stramaledetti stand-by degli elettrodomestici) mi incidono sulla bolletta per 0,3 kWh. Che è più o meno quello che consumava una volta una sola lampada alogena, ecco perché mio padre insisteva sempre nel farmi spegnere le luci! 

Ore 19.30. Mi cucino qualcosa di veloce al microonde (il classico pasto surgelato; ve l’ho detto: sono pigro) e mi accorgo con piacere che, nonostante il piatto pronto mi sia costato un rene al supermercato, per riscaldarlo ho consumato solo 0,01 kWh, neanche un centesimo. 

Ore 20.00. Questa volta uso il lavaggio ECO per la lavastoviglie, più che altro per verificare i consumi. Lo faccio quindi per spirito accademico, non tanto perché non ho voglia di lavarli a mano, sia chiaro. Noterò più tardi, con sommo rammarico, che avrò consumato la bellezza di 0,74 kWh per il lavaggio ECO. Solo una manciata di decimi di kWh in meno rispetto al tanto vituperato lavaggio rapido. Evidentemente, la lavastoviglie è il prodotto del demonio per punire gli indolenti: altri 38 centesimi di sanzione per la mia svogliatezza.

Ore 20.30. E’ l’ora di guardarsi un bel film in tv, magari un classico natalizio. A proposito: quanto avrà consumato il mio alberello di natale? L’ho lasciato acceso tutto il giorno per tenermi allegro, ma ora anche lui chiederà pegno. Per fortuna solo 0,038 kWh, 2 centesimi. C’è poi un altro divoratore di elettricità nascosto in casa, che zitto zitto sta alzando la mia bolletta minuto dopo minuto: il frigorifero. Quanto avrà consumato mentre lo ignoravo completamente in 24 ore? Secondo la mia presa intelligente 0,64 kWh. Spendere 32 centesimi al giorno per tenere i cibi freschi non mi sembra esagerato, tuttavia è un vecchio classe A++, magari prima o poi lo cambio.

Ore 23.00. Alla fine del film (“Love Actually”, sempre bello), la parcella della mia tv è stata di 0,02 kWh, cioè 1 centesimo. Questo mi rincuora, almeno mi sentirò meno in colpa quando guarderò “Una poltrona per due” per la cinquantesima volta. 

Facciamo i conti della serva: per una giornata trascorsa in casa, tra ozio e doveri, ho consumato 4,69 kWh. Ipotizzando 4 ore di luci accese, poi, arriverei a 5,97 kWh, per una spesa di 3 euro circa. Mi metto sotto le coperte rasserenato dal mio esperimento: tre euro non è molto per una giornata trascorsa tra le quattro mura al calduccio. Ho detto caldo? Oddio, chissà quanto ho consumato di gas! 


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