Scegliere una (buona) lavastoviglie

Oggi mi tocca lavare e asciugare
[ 07/07/2019 ]  

Hai appena finito di cenare e l’unica cosa che vorresti è sprofondare sul divano in compagnia di un film o un buon libro, ma LORO sono lì che ti guardano con disappunto: i piatti da lavare!

Come avranno fatto i nostri nonni senza la lavastoviglie? La (Santa) lavapiatti è ormai un elettrodomestico indispensabile in ogni casa. Da qualche decennio è di uso comune, tanto che il detersivo per lavastoviglie è entrato a far parte del cosiddetto “paniere” ISTAT, la raccolta dei prodotti prevalentemente acquistati dalle famiglie italiane.

Scegliere un buon prodotto significa assicurarsi la comodità di non dover lavare i piatti a mano per molti anni. Ed è anche più ecologico: le statistiche ci dicono che un ciclo di lavaggio a pieno carico consuma molta meno acqua (e detersivo) rispetto a rubinetto e spugnetta.

Orientarsi all’interno di un punto vendita alla ricerca di questi apparecchi non è difficile. Innanzitutto devi distinguere tra prodotto ad incasso e libera installazione. Le prime hanno una misura standard, dovrai semplicemente controllare che la tua cucina sia predisposta, poi potrai rivestirle con il pannello del colore che più preferisci. Mentre le seconde hanno bisogno di un occhio in più riguardo all’estetica, dovendo essere di complemento al tuo arredamento.

La prima caratteristica da tenere in considerazione sarà sicuramente il consumo energetico, essendo un elettrodomestico che andrà messo in funzione praticamente ogni giorno. Mentre non conviene farsi troppi problemi per la rumorosità, ti spiegherò in seguito perché.

Considera che una classe A+++ (la più parsimoniosa nei consumi) consumerà solo 0,84 kWh per ciclo di lavaggio (utilizzando la modalità ECO), il che equivale a circa 25 centesimi di euro. Una spesa più che ragionevole per toglierti il fastidio di lavare i piatti. Una classe A consuma circa 1,15 kWh a ciclo di lavaggio. Quindi circa 34 centesimi di euro. Il 25% in più. A fine anno la differenza delle due bollette potrebbe costarti molto di più dei 100 euro di differenza quando acquisti il prodotto.

Per quanto riguarda la rumorosità, questa non è assolutamente da sottovalutare, dato che spesso la lavapiatti svolgerà il suo compito quando tu sarai finalmente libero di rilassarti. Ma a tal proposito ti consolerò dicendoti che la tecnologia in questo campo ha fatto veramente passi da gigante, e anche scegliendo un modello base avrai solo 49 dB di rumore, mentre i top di gamma non superano i 44 dB. Il decibel è una scala logaritmica, per fartela breve ogni 3 dB il rumore raddoppia. Quindi la prima lavapiatti che ho indicato farà più del doppio del rumore della seconda. Ma stiamo comunque parlando di suoni che appartengono alla sfera di quelli domestici, in entrambi i casi.

La prima domanda che mi fanno sempre i clienti quando cercano una nuova lavastoviglie è: “Quanto durano i lavaggi?”. Devi sapere che la modalità ECO, quella che ti consente di lavare con il maggior risparmio energetico e il minimo utilizzo idrico, dura molto di più della modalità RAPIDA, che avrà però un consumo maggiore di acqua e elettricità. Esistono poi una serie di programmi intermedi che ti consentiranno di personalizzare la durata in base alle tue esigenze.

Concludendo, vorrei come di consueto raccomandarti una buona manutenzione del tuo nuovo prodotto, che in questo caso più che mai ti aiuterà a farlo durare a lungo. Chiedi all’addetto consigli a riguardo. Ma anche di estenderne la garanzia, quando ti verrà proposto, in maniera da proteggere l’investimento e non dover restare con i piatti nel lavello per un nessun motivo.


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