Dimmi come pulisci e ti dirò chi sei
Pulisce con rigore e precisione perché l’igiene fa parte del suo piano per salvare il mondo. È l’INVINCIBILE il profilo-tipo più rappresentativo emerso dall'indagine condotta dall’Osservatorio Polti, ufficio ricerche della nota azienda italiana, con uno schiacciante 34%. Proprio l’accuratezza sembra essere la cifra distintiva dell’approccio alle faccende domestiche in vista delle pulizie di primavera. Non stupisce, dunque, che sul secondo gradino del podio salga l’INECCEPIBILE, 31%, che quando pulisce casa esprime la sua voglia di avere tutto sotto controllo. Sono questi i profili più emblematici sul campione dei 500 intervistati dai 20 anni in su, poco più della metà donne, di cui il 39% convivente con partner e figli, il 29% single e il 26% in coppia.
Cinque sono i profili tratteggiati dallo psicologo Daniele Marchesi del centro “DM – Penso dunque sono”, coinvolti dall’Osservatorio per una più corretta analisi. Ne è emersa una fotografia piuttosto chiara: la maggioranza di chi ha risposto considera le pulizie un impegno serio a cui dedicarsi, basti pensare che al terzo posto, col 18%, viene l’ESTETA, seguito dall’AUDACE, 12% e, solo in fondo, da CAPITAN DOMANI, che con un misero 5% dimostra come siano in pochi a prendere alla leggera l’igiene domestica.
I PROFILI
“Se l’uomo avesse voluto vivere nella polvere sarebbe rimasto nelle caverne – sottolinea Daniele Marchesi, psicologo di DM -. Il primo profilo emerso, l’INVINCIBILE, usa la razionalità per mantenere tutto in ordine perché la pulizia è la risultante di un protocollo scrupoloso. Ma quanta fatica quando tutto questo diventa estremo!”. Il consiglio dell’analista? “Fare in modo che anche ordine e pulizia possano diventare un divertimento, una gara di chi riesce a stirare più velocemente o una lunga corsa degli aspirapolvere”.
Anche il secondo profilo, l’INECCEPIBILE, tende a prendere le pulizie sul serio: “Efficacia ed efficienza sono compagne insostituibili per questo profilo, che tende a prevedere situazioni per anticipare eventi spiacevoli che potrebbero macchiare la sua intonsa cornice di vita – evidenzia Marchesi -. Un familiare sbadato, un amico inatteso o un cucciolo di casa ancora poco avvezzo alle regole non sono nemici da cui proteggersi, portatori di germi ambulanti”. Quando è troppo è troppo. “Fermati, ascoltati e rilassati”, suggerisce l’esperto a chi si rispecchia in questa descrizione.
E poi arriva L’ESTETA: “Nelle sue attività, specialmente nella pulizia e nell’ordine, emerge tutto il suo estro. Per questo profilo, gli oggetti devono essere in armonia tra di loro, anche nel caos” rimarca Marchesi. E se le emozioni prendono il sopravvento? “Respira e fai un passo indietro, potresti aiutare gli altri ad avvicinarsi a te senza pretendere nulla di più che il piacere di starti accanto”.
Penultimo posto per L’AUDACE. “La pulizia deve essere funzionale perché odia tutto ciò che lo costringe. Sa essere estremamente duttile e versatile – ricorda ancora lo psicologo -, ma non sempre gli altri riescono a seguirlo”. La verità da accettare per essere finalmente felici? “Talvolta è bene non salvare la situazione e lasciarsi coccolare dall’altro”.
Infine c’è lui, CAPITAN DOMANI, che considera le pulizie un atto da fare mentre si è intenti a vivere. “Se rientri in questo profilo, non esagerare, non sfidarti. Scegli un piccolo compito, regalati un prodotto per la pulizia che ti intriga e divertiti ad utilizzarlo”.
Il sondaggio rivela di più sugli #homelovers italiani. Prima di tutto che l’arte delle pulizie si tramanda con il buon esempio, tanto che dei 500 intervistati la stragrande maggioranza (76%) l’ha imparata per esperienze personali. Precisi sì, ma non assidui: la frequenza più rappresentativa è di una volta alla settimana, indicata dalla metà del campione, mentre solo il 18% afferma di pulire quotidianamente. Il 15% rivela di dedicarsi solo quando si presenta l’occasione, mentre l’11% solamente se si sente ispirato.
Il bagno è la stanza a cui si presta più attenzione (47%), salvo poi rimetterlo subito in disordine visto che il 40% dice di farsi una doccia subito dopo aver concluso le faccende. Meglio chi si butta a riposare sul divano, il 33%, o chi si fa un caffè, il 22%. Anche la cucina, 32%, è un ambiente curato, molto più del soggiorno (13%), della camera da letto (5%) e dello studio (3%).
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