Bimbi in auto: seggiolini anti-abbandono obbligatori

Smart home e informatica
[ 07/10/2019 ]  

Dopo un lungo iter burocratico - e una ennesima vittima - scatta l'obbligo di installare dispositivi anti-abbandono dei bambini fino a 4 anni sui seggiolini per auto. Lo scopo della norma è cercare di scongiurare uno dei rischi più assurdi che i piccini possano correre a causa di uno degli scherzi più crudeli della nostra mente: non ricordare di avere a bordo un bambino e dimenticarselo in macchina. Nella stagione estiva il fatto può essere letale, come purtroppo abbiamo constatato anche quest’anno. I bambini, a maggior ragione i piccoli, patiscono più degli adulti il rischio di ipertermia (l’aumento eccessivo di temperatura corporea) e disidratazione, la loro temperatura aumenta da 3 a 5 volte più velocemente che in un adulto. Per loro, quando fa caldo servono attenzioni particolari all’aria aperta, immaginiamoci in macchina, dove la temperatura arriva a livelli drammatici in pochissimo tempo: in queste condizioni un bambino può andare in ipertermia in una ventina di minuti, e per questo morire nel giro di un paio d’ore. E, attenzione, il rischio non è solo d’estate: “L’ipertermia, in un bambino lasciato in macchina - avverte il Ministero della Salute -, può verificarsi anche nelle giornate fresche, con temperature intorno ai 22°C. Questo perché l’abitacolo della macchina può surriscaldarsi fino a superare i 40°C, anche se i valori di temperatura esterna non risultano elevati”.

Come devono essere i dispositivi? Queste le principali Indicazioni della normativa

Lo scopo principale dei sistemi anti-abbandono è prevenire questa eventualità. La normativa traccia alcune caratteristiche dei prodotti, con lo scopo di garantirne l’efficacia e l’efficienza. Tecnicamente “il dispositivo deve essere basato su sistemi elettronici con logiche di utilizzo o che utilizzano appositi sensori”; e riguardo alla sua interazione con il veicolo o con il seggiolino ”il dispositivo non deve in alcun modo alterarne le caratteristiche di omologazione”.

Da un punto di vista funzionale e di prestazione:

  • Il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente.
  • Deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell'avvenuta attivazione.
  • Deve essere in grado di attirare l'attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici (cioè tattili, ndr) percepibili all'interno o all’esterno del veicolo.
  • Deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente, nel caso funzioni a batteria.
  • Può essere dotato di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, attraverso reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.

Prodotti disponibili, ma non ancora omologati

Il mercato offre già sistemi anti abbandono, alcuni di questi - pochi per la verità - già integrati nei seggiolini. La maggior parte dei sistemi è indipendente e universale, cioè applicabile ai seggiolini, circa 2 milioni di unità già in uso. In pratica il sistema funziona così: un sensore va posizionato nella seduta del seggiolino, tramite la variazione di peso rileva la presenza del bimbo e la comunica a un ricevitore che, a certe condizioni, fa partire l’allarme. Ci sono prodotti che prevedono l’uso di una app, altri che si installano nel veicolo.

Dispositivi con App

Il sensore di rilevamento del bebè a bordo si collega con una app da scaricare sullo smartphone: nel caso di allontanamento del cellulare dalla vettura, dall’applicazione parte un allarme. In genere questi sistemi prevedono oltre alla notifica sul telefono anche l’invio di sms di emergenza a numeri precedentemente indicati. Nelle ultime versioni, se lo smartphone non interagisce, perché è scarico o spento, il sistema provvede comunque a inviare i messaggi di emergenza ai numeri preimpostati.

Dispositivi in autovettura

Il sensore di rilevamento del bebè a bordo, sempre posizionato nel sedile del seggiolino, si collega via cavo o via wireless con un altro dispositivo posizionato in macchina, ad esempio nella presa accendigas. Quando la macchina viene spenta e il sensore rileva comunque il peso, si attiva immediatamente un allarme sonoro e visivo, prima che il conducente lasci l’autovettura.

Al momento sembrano più tempestivi, nella funzione di prevenire l’abbandono, i prodotti che danno un allarme immediato, prima che il conducente scenda dalla macchina. I sistemi che funzionano tramite lo smartphone presentano caratteristiche che potrebbero intralciare l’efficacia dell’allarme, come il corretto settaggio del cellulare, la presenza di connessione o copertura di rete e, in particolare, l’allarme viene dato quando il conducente ha già abbandonato il bebè a bordo. In ogni caso, è da segnalare che a oggi nessuno dei dispositivi presenti sul mercato è in possesso di omologazione ministeriale, anche perché ancora non sono state pubblicate le direttive di omologazione. Questo però non vieta il consumatore di dotarsi di un buon sistema anti abbandono, per garantire così maggior sicurezza al proprio bebè. 

I consigli per prevenire il rischio ‘abbandono a bordo’

Già nel 2015 il Ministero della Salute aveva promosso una campagna di sensibilizzazione sul problema dei bimbi dimenticati o lasciati volontariamente in macchina. Ecco le raccomandazioni:

  1. Se vedi un bambino solo in macchina chiama immediatamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze).
  2. Se trasporti sul sedile posteriore della tua auto un bambino, lascia i tuoi oggetti personali (borsa, telefono, valigetta, ecc.) sul sedile posteriore, vicino al piccolo. Questa abitudine può aiutarti a non dimenticare, quando esci dalla macchina, che hai portato con te un bambino; poggia gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in modo che ti ricordino la presenza del bambino.
  3. Quando accompagni il bambino al nido o all’asilo aggiungi sul programma dell’agenda del tuo computer o del telefonino un “promemoria” (oppure scrivilo sulla tua agenda di carta), che può segnalarti se hai portato o meno il bambino a destinazione, come programmato.
  4. Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma nel riprendere o nell’accompagnare il bambino, comunicalo al partner o a una persona di fiducia.
  5. Chiedi alla persona che si prende normalmente cura del bambino (ad esempio, la responsabile dell’asilo o del nido o la babysitter) di avvertirti se il bambino non è stato accompagnato all’asilo o al nido, come di solito accade.
  6. Installa un dispositivo di allerta, sonoro o luminoso, che si attiva quando spegni il motore e ti allontani senza prendere con te il piccolo.
  7. Quando in macchina non c’è nessuno, chiudi le portiere e il bagagliaio posteriore e tieni le chiavi lontano dalla portata dei bambini.

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