Smart working, le app migliori (secondo noi)

Smart home e informatica
[ 21/03/2020 ]  

I recenti stravolgimenti della nostra vita quotidiana complicano attività fino a ieri normalissime. La permanenza forzata all'interno delle quattro mura domestiche rende indispensabile la tecnologia per poter rimanere vicino ai nostri cari, alla scuola e al lavoro. Parliamo ad esempio delle videochiamate e di tutti quei programmi per organizzare progetti condivisi di backoffice, che in questi giorni stanno vivendo un vero e proprio boom di download. Una crescita talmente forte che si è reso necessario invitare i grandi “big” dello streaming online (Netflix, Youtube, ecc) a diminuire quanto possibile il loro flusso dati, diventato talmente importante da rischiare di congestionare l'intera rete mondiale. Con questo articolo vogliamo mettere in evidenza quali sono le migliori applicazioni per organizzarsi dentro casa propria, per gestire il lavoro e per stare vicini alle persone che non vediamo più come prima. Evitiamo di parlare delle app che ognuno di noi già conosce e ha installato sul proprio dispositivo. Primo perché non c'è bisogno di consigliarvele; e, secondo, perché non corrispondono alle migliori.

Google Duo è un programma che gli utenti Android già trovano (nascosto) nel sistema operativo ma che in molti, troppi, ancora non usano. Duo è sicuramente uno dei software dalla qualità audio-video migliore, riuscendo a gestire egregiamente le videochiamate anche con un flusso dati modesto e scarsa ricezione di linea. Un problema che affligge una buona fetta della popolazione italiana. Il suo funzionamento è molto simile a Whatsapp: si inserisce il nostro numero, il software si collega alla rubrica e va a pescare tutti i contatti già attivi, dopo di che vi basterà selezionare fino a otto persone per iniziare una chiamata o una videochiamata (attenzione, una volta partita non è più possibile aggiungere persone). Con Duo si condividono anche file e foto.


Se invece volete interagire con più di otto persone vi consigliamo Facebook Messenger che ne supporta fino a cinquanta. Il suo funzionamento è abbastanza semplice perché vi potrà permettere di parlare e vedervi praticamente con chiunque della vostra cerchia di amici, anche senza avere il numero di cellulare. Facebook Messenger ha superato il miliardo di utenti ben quattro anni fa, facile capire come al giorno d'oggi buona parte della popolazione mondiale già si trovi su questa piattaforma.

Esiste però un'altra app che arriva addirittura fino a cento partecipanti, ed è una delle più in voga in questo momento: si chiama Zoom e la potete scaricare sia su App Store che su Play Store. Zoom. E' utilizzabile anche da PC con apposito programma o browser web, rivelandosi abbastanza semplice e intuitiva da gestire. Zoom propone una serie di piani tariffari, ma è gratuita nella sua forma base che dopo 40 minuti interrompe le chiamate. E' comunque possibile riprenderle appena concluse e iniziarne di nuove senza attese.

Se per lavoro avete bisogno di condividere lo schermo vi suggeriamo Hangouts, sempre di Google, che integra questa interessantissima funzione usata nella sua versione desktop da PC. La versione “Meet” di Hangouts è quella ideata e progettata appositamente per riunioni di lavoro, e per potervi accedere è necessario avere un abbonamento a G Suite Enterprise o G Suite for School. A causa dell'emergenza Coronavirus, Google ha però reso gratuite le funzionalità di G Suite proprio per venire incontro a una richiesta elevatissima di questo genere di servizio, all'interno della cosiddetta “Solidarietà digitale” che vede protagoniste praticamente tutte le big dell'informatica e del web.

Apriamo ora una parentesi su quello che può essere considerato il mondo dell'organizzazione del lavoro. Un macro genere di app e software per gestire e facilitare praticamente ogni aspetto di gruppi a distanza. Basecamp è una sito (ma anche App, ovviamente) che calendarizza gli obiettivi da raggiungere e permette di analizzarli pubblicamente con i colleghi o in privato, in modo da avere costantemente la situazione temporale e cronologica del lavoro ben chiara e definita.

Ci sono altre app molto valide che servono sia a gestire che a chattare e discutere di problemi e obiettivi comuni: parliamo della popolarissima Slack, a pagamento nella sua versione completa, che integra funzioni come cloud storage e altre utilità. La sua filosofia è quella di organizzare il flusso continuo di email in “canali” tematici aperti a tutti piuttosto che lasciare all'utente finale la singola casella di posta, chiusa e quindi poco “collaborante” con il resto del gruppo. Sulla stessa scia arriva anche Microsoft che ci propone la sua ottima “Teams”, che a sua volta integra Skype e storage di file.

Il software non è tutto, però. Il buon funzionamento di internet e di tutti i suoi applicativi dipende in buona parte anche dall'infrastruttura della nostra rete, che deve possedere caratteristiche ben precise. Innanzitutto stabilità. Non è possibile che un hardware perda la connessione con il suo modem o che la qualità di quest'ultima lasci a desiderare, magari anche con il supporto di una ottima connessione a banda larga. Il secondo punto è la sicurezza della rete, che deve essere impenetrabile dall'esterno ma facilmente raggiungibile al suo interno.

Per ultimo ma non per importanza, la copertura del segnale che deve essere diffuso in tutta la casa in modo uniforme. Sentiamo di consigliarvi alcuni dispositivi che nel loro genere sono il top: Netgear Orbi, il cui ultimo modello RBK852 incorpora la tecnologia WiFi6, e la serie di modem FRITZ!Box, dotati di un sistema intelligente proprietario per migliorare la ricezione del segnale e una qualità costruttiva da top di gamma.

Le possibilità offerte dal mondo di internet e dai creatori di software sono praticamente infinite: esiste una app praticamente per tutto. Non è facile gestire scuola, lavoro e amicizie, ma trovando il programma adatto alle nostre esigenze è possibile farlo in modo decisamente più agile. Ma sopra ogni cosa l'obiettivo più importante è quello di organizzare meglio la vita quotidiana e riuscire a far sembrare normali questi giorni che di normale hanno ben poco. 


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