In arrivo Windows 11: occhio a fake news e timori infondati

Smart home e informatica
[ 19/06/2021 ]  

Ormai non sono più solo voci quelle che prevedono nella data del 24 giugno la “festa di pensionamento” per Windows 10. Pare infatti che il più “grande aggiornamento nella storia di Windows” sarà in realtà una nuova versione del sistema operativo di Redmond. Windows 11 si potrebbe chiamare in realtà Windows Sun Valley, staccandosi dal sistema di numerazione progressivo tipico di Microsoft per strizzare l’occhio alla nomenclatura più stile “Mac OS”.

A parte i dettagli tecnici, ci chiediamo che impatto potrà avere l’annuncio di un nuovo sistema operativo Microsoft in un periodo in cui già molti hanno acquistato un nuovo PC per far fronte alla didattica a distanza e altrettanti hanno sostituito il proprio notebook per migliorare le prestazioni lavorative nello smart working. Inoltre: i consumatori che volessero avvicinarsi oggi all’acquisto di un nuovo computer come prenderanno la notizia, visto che tutti i prodotti a scaffale hanno pre-installato il “vecchio” sistema operativo?

Facciamo chiarezza. Con ogni probabilità Windows 10 continuerà ad essere l’OS più usato al mondo per almeno un paio di anni. La stessa Microsoft ne garantisce il supporto (quindi gli aggiornamenti che migliorano le prestazioni e correggono eventuali “bugs”) fino al 14 ottobre 2025. Niente panico, quindi. Inoltre qualunque tipo di software “giri” attualmente sui nostri PC continuerà a funzionare. Per quanto riguarda l’aggiornamento delle licenze attuali, abbiamo motivo di credere che avverrà una cosa simile a quanto già accaduto per i vecchi sistemi Windows XP, Vista e Windows 7 quando è stato lanciato Windows 10: Microsoft mise a disposizione una finestra di tempo per aggiornare gratuitamente. Ci sarà un software “Assistente all’aggiornamento”, da scaricare dal sito ufficiale support.microsoft.com che controllerà se il nostro PC sarà, o meno, adatto al nuovo sistema operativo. Raccomandiamo sempre di effettuare un back-up di tutti i dati prima di lanciare questo programma.

Per i computer ancora sugli scaffali dei negozi ma non venduti siamo certi che Microsoft prevederà un upgrade gratuito da poter realizzare immediatamente dopo l’acquisto. I requisiti minimi per Windows 11 (secondo alcune indiscrezioni) saranno molto simili a quelli che sfrutta attualmente Windows 10: 1GB di RAM, 20GB di spazio libero su disco, una CPU da almeno 1GHz, una scheda grafica che consenta risoluzioni di almeno 800x600. Possiamo già dire ai consumatori più ansiosi che il PC “della nonna” era già in possesso di queste caratteristiche.

Mentre restiamo in attesa di sapere quali saranno le novità del nuovo sistema operativo, mettiamo in guardia i più “famelici di aggiornamento” da una serie di siti fake che stanno spuntando come funghi (es. https://www.windows11updat.com/ ) ricordando che solo su www.microsoft.com potremo trovare le notizie ufficiali.

Aspettando la presentazione del 24 giugno, all’orario assolutamente non casuale delle 11, quando in Italia saranno le 17, i più nostalgici di noi potranno guardare e ascoltare il filmato messo on-line da Microsoft per annunciare l’evento, che contiene tutti i suoni di apertura di Windows dalla nascita ad oggi: https://youtu.be/fMr4Qm5ZWrI . I suoni, da sempre affidati a geni indiscussi della musica come Brian Eno o Robert Fripp (King Crimson), sono rallentati di 4 volte per creare un effetto rilassante. E per fare durare il filmato, caso vuole, 11 minuti. 


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