PlayStation 5 un anno dopo: cosa è cambiato?

Smart home e informatica
[ 28/12/2021 ]  

E’ passato un anno dall’uscita della nuova generazione di console di videogiochi. Ancora una volta PlayStation e Xbox si danno battaglia sugli scaffali dei negozi, con Nintendo che ridacchia, dall’alto del suo record di vendite di Switch. La crisi dei semiconduttori non sembra placarsi in questa parte finale del 2021, e la mancanza di console nei negozi è ancora acutissima. PlayStation 5 arriva ancora con il contagocce, e questo non è affatto cambiato rispetto al day one di un anno fa.

La console Sony ha debuttato negli Stati Uniti e in Giappone il 12 novembre 2020, pochi giorni dopo nei maggiori paesi europei. Da allora è riuscita a piazzare, nonostante le difficoltà citate, ben 13 milioni e mezzo di pezzi. La sua irreperibilità l’ha reso oggetto quasi mitologico, desiderato da tutti e difficilissimo da trovare a prezzi ragionevoli. La mancanza ha fatto lievitare la valutazione da usato, con forti speculazioni nei mercati delle aste online e della rivendita tra privati.

Gli stessi negozi, spinti dalla politica di Sony che premia il sell-out dei prodotti correlati, hanno quasi tutti piazzato PlayStation 5 in bundle con giochi e accessori a cifre attorno ai 700 euro. Ben 200 euro più del listino, che è ancora a 499, almeno ufficialmente.

La difficoltà di quest’anno non si è fermata all’approvvigionamento di componenti e alla carenza dei pezzi in commercio, ma anche alla scarsità di software. Pandemia e smart working hanno rallentato enormemente lo sviluppo di videogiochi, vero “motore” che spinge all’acquisto i consumatori, rendendo PlayStation 5 incredibilmente priva di titoli esclusivi first party (quelli sviluppati internamente).

La concorrenza, quest’anno, si è inasprita molto. Microsoft, da parte sua, ha lanciato Halo, Forza Motorsport 5 e Flight Simulator, tutti dal primo giorno attraverso il suo fortissimo servizio Game Pass. E le recenti acquisizioni di software house hanno creato il paradosso del gioco Deathloop, uno dei migliori titoli per PlayStation 5 in realtà sviluppato da uno studio Microsoft.

Sony ha dovuto rinunciare a titoli di grande richiamo come Gran Turismo 7, Horizon Forbidden West e il nuovo God of War, giochi di assoluta qualità che andranno a spingere le vendite del 2022 in modo ancora più convincente.

La casa giapponese ha anche provato a tamponare la concorrenza dal punto di vista dei servizi, con il suo Playstation Plus. Se inizialmente non aveva convinto fino in fondo, alla fine dell’anno si sono iniziati a vedere i primi risultati (di pubblico e critica). L’uscita di giochi come Returnal, Ratchet & Clank, Rift Apart, Final Fantasy VII e l’ultimo DOOM ha risollevato momentaneamente il finora magro catalogo disponibile.

Nonostante tutte queste difficoltà il 2021 di PlayStation 5 è comunque stato un grande successo. La mancanza di console e giochi non ha frenato la voglia degli appassionati di portarsi a casa la “nuova generazione”, con la speranza e la consapevolezza che nel tempo le cose sarebbero andate sicuramente a migliorare.

Già a partire da febbraio 2022 gli utenti Sony avranno di che festeggiare: è prevista una ondata di software come Horizon Forbidden West, Dying Light 2, il nuovo Saints Row, Elden Ring, e subito a ruota nei mesi successivi, la versione next-gen di Cyberpunk 2077, The Witcher 3, Dead Space, God of War, Spider-Man 2, Final Fantasy XVI, Gotham Knights, Forspoken, Wolverine e Pragmata.

Insomma, dopo un anno un po’ balbettante iniziamo finalmente a scaldare i joypad.


Condividi questa pagina :

Torna indietro