Come ascoltare meglio il tuo tv
Se hai difficoltà a sentire i dialoghi di un film, o passi il tempo ad alzare e abbassare il volume del tuo TV perché sembra che gli attori bisbiglino, mentre gli spot pubblicitari scuotono i muri del tuo salotto, non devi vergognarti. Non sei tu ad avere problemi di udito, sono i TV di oggi che, per motivi di design, hanno casse audio nascoste sul retro della scocca, o sul lato inferiore dello schermo.
Le onde del suono quindi vengono dirette verso il muro posteriore, o verso il piano d’appoggio del televisore, arrivando in maniera distorta, o comunque molto attutita, alle tue orecchie. L’immagine del piccolo schermo è migliorata nel corso degli anni in maniera esponenziale, peccato non poter dire lo stesso dell’audio. Che fare quindi? Fondamentalmente hai due soluzioni: l’acquisto di uno o più diffusori aggiuntivi, nel caso tu voglia l’effetto cinema per tutta la famiglia, o l’utilizzo di una cuffia se desideri ascoltare la TV da solo e non disturbare vicini o conviventi.
La soundbar è una barra che si può appendere (nel caso di TV appeso al muro) o appoggiare nella parte inferiore dello schermo. Si presenta da sola, o accompagnata da un subwoofer: un parallelepipedo di dimensioni apprezzabili che andrà necessariamente messo sul pavimento per trasmettere correttamente le vibrazioni dei bassi. Con un unico collegamento tramite il cavo ottico, consente buoni livelli di ascolto. L’uscita ottica dovrebbe essere presente nel tuo TV, ma meglio controllare prima. Per intenderci è quel piccolo “sportellino” che, se spinto dolcemente in avanti, fa intravedere una luce rossa. Con la soundbar aumenterai di parecchio la fruizione dei contenuti, non fosse altro per il fatto che le onde sonore sono emesse finalmente nella tua direzione. Non serve esagerare con la potenza (un centinaio di Watt spesso sono sufficienti), ma se il tuo obiettivo è enfatizzare gli effetti speciali, potresti ricorrere a sistemi più evoluti come quelli di SONOS e di BOSE che consentono in seguito l’aggiunta di satelliti posteriori (senza l’ingombro dei fili), arrivando a parecchie centinaia di Watt.
La soundbase è una base d’appoggio per il televisore, il che la rende inadatta ai TV appesi a parete. Più larga che profonda, ha un’altezza di pochi centimetri. Sollevando il nostro televisore avremo la possibilità di integrare, senza particolare ingombro, un sistema di diffusione che può arrivare a risultati interessanti senza casse aggiuntive e subwoofer. Il trucco sta nel fatto che lo spazio all’interno della cassa è sfruttato in ogni centimetro, integrando diffusori per gli alti, i medi e i bassi.
La cuffia, invece, è l’ideale per ascoltare la TV durante le ore notturne, senza disturbare chi si trova sotto lo stesso tetto, o per godersi musica ed effetti speciali con una minima spesa e nessun ingombro. Dato che la maggior parte dei televisori “spegne” l’audio delle casse non appena viene inserito un jack nell’uscita cuffie, questa soluzione si rivela più adatta all’ascolto “in solitaria”.
La cuffia wireless, contrariamente a ciò che fa pensare il nome, qualche filo ce l’ha. Anzi, ne ha parecchi: un jack va comunque collegato all’uscita cuffie della tua TV, che potrebbe esserne sprovvista, se di ultima generazione. Meglio controllare. In più ci sarà un alimentatore per l’antenna (che spesso funge anche da caricabatteria per le cuffie). Tutto ciò, comunque, resta vicino al televisore mentre la cuffia – quella sì - sarà effettivamente senza fili. Alcuni svantaggi di questo tipo di impianto sono i fruscii (solo i prodotti di fascia alta ne sono sprovvisti, ma parliamo di articoli sopra i cento euro) e il fatto che sono cuffie molto ingombranti, e alla lunga poco confortevoli. Occhio poi a non confondere “wireless” con “Bluetooth”. Il primo termine indica semplicemente che si tratta di un prodotto senza fili, mentre il secondo è il protocollo di comunicazione. Un dispositivo Bluetooth è sempre wireless, ma non tutti i wireless sono Bluetooth. Quando parliamo di cuffie senza fili per la TV parliamo quasi sempre di radiofrequenza, dato che la stragrande maggioranza dei televisori in commercio non consente ancora la connessione a cuffie Bluetooth, che sono invece utilizzate per cellulari o PC.
La cuffia con filo rappresenta senza dubbio la scelta più economica e con il minimo ingombro. Certo, sarà indispensabile che il filo sia parecchio lungo, di solito 5 o 6 metri, per arrivare fino al divano, ma non sacrificherai necessariamente la qualità. Anzi, spesso con un investimento di poche decine di euro potrai avere risultati più piacevoli rispetto ad un impianto audio economico. A patto che non ci sia il rischio di far inciampare qualcuno nel filo.
Condividi questa pagina :